Boss Tatone ucciso davanti casa a Quarto Oggiaro

Photo credit: Andò / Flickr / CC BY 2.0.

Un altro omicidio di mafia a Milano. Ieri sea, a Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano, è stato ucciso davanti a casa  il boss Pasquale Tatone, 54 anni. Domenica scorsa era stato ucciso il fratello Emanuele Tatone e il suo autista. Pasquale Tatone è stato raggiunto da due o tre proiettili alla testa, mentre si trovava al volante della sua Ford Fiesta. Gli assassini si sarebbero accostati all’auto e avrebbero fatto fuoco. Lo spettro di un’altra guerra tra clan fa capolino tra le strade di Quarto Oggiaro. Nonostante le rassicurazioni del questore di Milano, Luigi Savina, che ha dichiarato in merito all’omicidio del boss Tatone: “non siamo in presenza di una guerra tra clan, a Milano’‘.  Eppure il doppio omicidio, a distanza di pochi giorni di due esponenti della storica famiglia Tatone, ha aperto un preoccupante spiraglio sul crescere delle tensioni, probabilmente legate al controllo dello spaccio della droga. Ancora misteriosi i mandanti, soprattutto perché è dal 2009 che non avveniva un omicidio di mafia accertato a Quarto Oggiaro. L’ultima volta era stato ucciso Franco Crisafulli, un boss storico di Cosa Nostra.  La famiglia Tatone, originaria della provincia di Caserta, è da sempre legata al controllo dello spaccio della droga, fin dagli anni novanta. Nel 1992, con l’ondata di inchieste e arresti di mafia in tutta Italia, erano stati arrestati i cinque fratelli Tatone e anche la madre Rosa. Dopo questi fatti Crisafulli si era fatto largo nell’ambiente del controllo della droga, ma ancora adesso i Tatone sono considerati con timore per la loro tradizionale storia nel quartiere. Ora, con l’assassinio di due dei fratelli (un alto è in carcere) si aggira lo spettro di un altra faida per il controllo del territorio.