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Bossi è al lumicino ma prima di spegnersi, con il voto di ieri, ha demolito pure Maroni.

Creato il 23 settembre 2011 da Slasch16

Bossi è al lumicino ma prima di spegnersi, con il voto di ieri, ha demolito pure Maroni.Nel web è rivolta contro la lega, la base, almeno quella che sa leggere e scrivere, critica aspramente la vergogna che si è compiuta alla Camera ieri conclusa con abbracci da naufraghi sopravvissuti.
Che l’Umberto fosse corrotto e mercenario come le orgettine di villa San Martino e Palazzo Grazioli è risaputo, sono finiti i tempi che la padania e l’Umberto gli davano del mafioso da anni partecipa ai summit ed alla mangiatoia.
Certo non sono summit segreti come quelli delle cosche mafiose avvengono sotto gli occhi di tutti, giornalisti e telecamere, e di solito si tengono al lunedì sera in villa ad Arcore.
Non è vero che Maroni è il ministro che ha combattuto di più e meglio la mafia, il merito dei successi contro la mafia sono tutti dei magistrati e delle forze dell’ordine, del loro impegno che non è mai scemato nonostante il governo intralciasse in tutti i modi il loro lavoro tagliando addirittura i fondi per la benzina delle volanti.
Ancora qualche mese e gli arresti dovranno effettuarli con le loro auto private.
L’unica cosa che hanno fatto i dirigenti della lega è la normalizzazione delle associazioni a delinquere di tutti i tipi e livelli ed è l’unico modo per renderle invisibili.
Cortei di auto blu, blindate, che vanno e vengono da palazzo Grazioli o da villa San Martino cariche di delinquenti, capi delle associazioni a delinquere che ci governano, hanno reso invisibile la malavita, mimetizzata perfettamente con il potere e, per questo, diventata invisibile.
Sarebbe anche il caso di verificare l’autenticità dei poliziotti di scorta, negli anni 60 ci fu una strage di mafia a Palermo i protagonisti si erano travestiti da poliziotti per massacrare una banda rivale.
Fu una scuola per il potere quella strage che i mafiosi avevano imparato da Al Capone, al mafioso vestito da poliziotto seguì il poliziotto travestito da estremista, black block o da centro sociale per creare casini e presupposti per intervenire duramente contro le manifestazioni popolari di protesta.
Anche alla sfilata per il 25 aprile, alla quale partecipo tutti gli anni, ci sono poliziotti in divisa e poliziotti in borghese, loro dicono per infiltrarsi e controllare meglio, lo pensavo già da prima che non fosse così e quello che è successo al G8 di Genova mi ha dato la conferma non controllano, creano il caos ad arte per poi scatenare la repressione.
Ma sono andato fuori tema, la nostra storia è macchiata da secoli di servizi deviati e di governi fascisti o repressivi, forze dell’ordine che dovrebbero difendere i cittadini che diventano i loro cecchini o carnefici.
Avevamo, finalmente, trovato il ministro degli interni che aveva alzato la bandiera della legalità, anche se con una buona dose di razzismo, e la sbandierava tutti i giorni. La padania metteva in prima pagina, quasi ogni giorno, i risultati, le cifre, i successi che il ministro Maroni vantava contro la malavita, la mafia e la sicurezza.
Alla Camera ed al Senato non c’era una volta che il capogruppo della lega prendesse la parola senza vantare i successi della lega, del ministro Maroni, contro la mafia, gli scippi, ladri, assassini di condominio e furbetti del quartierino o di palazzo.
Tutte balle e ieri la verità è venuta a galla talmente in evidenza da fare imbestialire anche la base della lega che sa leggere e scrivere.
E’ la prima volta che in un post faccio una distinzione sui leghisti, ho sempre scritto la lega, riferendomi a tutti i leghisti o leghisti, per comprenderli tutti.
E’la prima volta che faccio un distinguo tra i loro dirigenti ed una parte della base, quella che si è indignata della vergognosa votazione di ieri.
Maroni  come ministro degli interni è un degno compare di Scelba, Andreotti, Segni,Cossiga,  ma si rifà come esempio ad un ministro di tanti anni fa, Benito Mussolini.
Con il voto di ieri Bossi ha colpito ed affondato l’unico leghista che dava una speranza di cambiamento e di legalità, a parole, alla lega nord. Non dimentichiamo che uno dei quattro pilastri che fecero da fondamenta alla lega fu, oltre la secessione, l’abbassamento delle tasse , la lotta a Roma ladrona , la legalità.
Legalità che ieri hanno demolito insieme al carisma di Maroni.
Gli hanno messo la coppola in testa e la doppietta a canne mozze  in spalla.
Vada a parlare di giustizia a Pontida, adesso, provi a vantare i suoi successi contro la mafia, dovuti a magistratura ed alle forze dell’ordine, che i leghisti usavano come medaglia.
Venga a raccontarci che il Paese con il suo governo è più sicuro, le vecchiette si sento più sicure, Roma non è mai stata così vivibile ed in pace, se giri con la corazza.
Sono scomparse dai tg, dai giornali, le notizie di propaganda del terrore che proprio il ministro degli interni più bravo di tutta la nostra storia ha manipolato ed utilizzato per anni per vincere le elezioni.
Ci sono riusciti e sono al potere, il risultato è che la malavita è al governo, al sicuro dentro Camera e Senato.

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