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Botte piena e marito ubriaco

Da Astonvilla
Botte piena e marito ubriaco
"Un'osservazione alquanto preoccupante mi si presenta con molta ricorrenza nelle esperienze nelle quali mi imbatto. Nei rapporti che si instaurano spesso tra uomo e donna, quest'ultima tende a "forzare" e a cercare di guidare attraverso i suoi sottili fili manipolatrici l'evolversi della relazione.
Attraverso un suo modo di pensare precostituito e fondato spesso su luoghi comuni e sue aspettative, essa cerca di prendere in mano le redini della situazione per portarti dove vuole lei, come vuole lei, seguendo sue modalità e tipologie.
La sensazione classica che si tende ad avvertire è che lei ti voglia cambiare.
Nel momento in cui il tuo interesse è dichiarato, mentre il suo rimane solitamente più celato, pare quasi che tu abbia esposto il fianco ad una serie di pretese che instintivamente dovresti andare ad accettare. Si crea quasi uno status emotivo dove al termine interessato o innamorato debba corrispondere uno stato d'animo malleabile e asservibile; è la donna solitamente ad impugnare il coltello dalla parte del manico.
Ma da dove proviene questo modo di fare?
Molto dipende dalla cultura e dalla società. La letteratura come la filmografia o peggio la fiction, ci trasmettono una figura di donna ossequiata, bramata e desiderata con tutte le forze. L'uomo è colui che rincorre, che corteggia disperatamente e che nei suoi modi di fare viene visto in termini buffi, impacciati e a volte pure disperati.
A fanciulle spesso bellissime, delicate e superbe si contrappongono figure maschili bizzarre, insicure e solitamente (fateci caso, specialmente nella televisione...) non di bell'aspetto.
Nella realtà quotidiana i benefit per il genere femminile si sprecano e pure i canoni classici del galateo si estrinsecano a chiaro vantaggio del cosiddetto gentil sesso.
Questi modi di fare e intendere si trasmettono poi dalle tradizioni all'educazione familiare mischiandosi poi con la cultura odierna, gli stereotipi, i luoghi comuni e dulcis in fundo con ciò che gli propina il tubo catodico. Un adolescente trascorre in media 4-5 ore al giorno davanti alla televisione; è molto probabile che i suoi mentori siano più facilmente Maria De Filippi, Barbara D'Urso o Maurizio Costanzo rispetto ai genitori spesso assenti. Francamente, visti molti genitori odierni, non riuscirei neanche a dire cosa sia meglio.
Il risultato di questo bel misculgio di ingredienti è sotto i nostri occhi. Se il comportamento d'un maschio non è servile, buffo, ossequioso e pienamente disponibile non viene quasi mai ben inteso da una donna. La strada per lei, soprattutto all'inizio, deve essere in discesa perchè è così che gliel'ha fatta intendere la società.
La persona crea delle associazioni mentali in base a ciò che ha visto, sentito e vissuto.
L'uomo con carattere, intelligenza, portamento ed estetica fa fatica a collocarsi in una figura che non è stata prevista da sceneggiatori, scrittori, autori televisivi, pubblicitari o genitori tradizionalisti. Perchè non è prevista questa figura maschile? Probilmente perchè scomoda, rara e fa fatica ad allinearsi in una maggioranza mediocre.
Nei rapporti sentimentali la donna privilegia ancora il fatto che ci sia una certa disparità nei ruoli; è così agevolata ed il ruolo maschile sarà per così dire subordinato. Negli altri ambiti vorrebbe invece quantomeno la parità; come dire.... Botte piena e marito ubriaco."

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