Gli Stati Uniti saranno in grado di soddisfare (internamente) tutto il proprio fabbisogno energetico entro il 2035, questo grazie alla produzione del cosidetto “shale oil” (petrolio non convenzionale estratto attraverso il fracking di ultima generazione) grazie al gas naturale, e infine grazie ad un rallentamento nella crescita della domanda energetica.
Questo è quanto afferma BP nella sua previsione energetica annuale.
"Una vera rivoluzione" : la produzione di petrolio non convenzionale arriverà globalmente a raggiungere un 7% della produzione complessiva entro il 2035 (Russia e Sud America si uniranno al boom degli Stati Uniti).
Detto ciò, al di fuori degli Stati Uniti, si stima un +41% di domanda energetica da oggi al 2035, con il 95% della nuova domanda proveniente dalle economie emergenti (Cina e India in primis).
Petrolio, gas e carbone copriranno così una quota quasi paritetica della domanda globale entro il 2035, e per la prima volta non ci sarà nessun combustibile a dominare il mix energetico.