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Braccia che ritornano alla terra finalmente

Creato il 28 luglio 2014 da Vivivegan

Braccia che ritornano alla terra finalmente
(immagine via Google)

Braccia che ritornano alla terra finalmente, dopo decenni di lavaggio del cervello con i dogmi moderni sul lavoro che escludeva categoricamente quello del contadino, oggi si ritorna alla terra, a piantar semi e coltivare ortaggi, un salto nel passato di almeno una settantina di anni, questo è quello che emerge dai dati di Coldiretti pubblicati da Mirko Busto:

Secondo i dati raccolti da Coldiretti il 23% dei giovani iscritti alle scuole superiori tecniche e professionali ha indirizzato i propri studi verso l’agricoltura e l’enogastronomia, scegliendo così un futuro legato all’ambiente e al nostro territorio, caratterizzato da un’estrema biodiversità – bene da tutelare con cura.

La scelta di questa percentuale di giovani studenti è motivata solo della crisi occupazionale o porta con sé anche un significato più profondo? Ci troviamo, come è sostenuto da valenti studiosi e come ho suggerito spesso in questo blog, ad un bivio sociale e culturale?

La domanda è interessante se confrontiamo il dato di cui sopra con molte delle notizie veicolate dai media main stream e, in generale, dall’immagine che si da delle giovani generazioni – solitamente rappresentate come senza ideali, senza obbiettivi e, negli ultimi tempi, senza un futuro.

Leggi tutto: www.mirkobusto.net

Quindi niente più sogni nel cassetto, o la scrivania da impiegato, lo studio da avvocato, dottore ecc … ma zappa, vanga e sudore, sicuramente una vita più faticosa, ma altrettanto sana per l’uomo e l’ambiente, un ritorno alla terra non può che far bene, le coltivazioni BIO in continua crescita confermano questa tendenza … benvenuti nella decrescita felice o se volete nella involuzione sociale!


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