a cura di Tonia Salomè
Le bretelle fanno la loro prima comparsa durante la Rivoluzione Francese,
quando si rivelarono necessarie per sostenere i pantaloni lunghi sprovvisti di bottoni.Nella loro forma moderna, così come le conosciamo,
furono inventate dal sarto inglese Albert Thurston nel 1822.
La loro forma, col tempo, è rimasta invariata mentre negli anni si sono alternati diversi materiali e metodi di allacciatura,
via via più consoni ai tempi e alle mode.
Formate da due fasce parallele sul davanti che si uniscono a X o a Y sul dietro,
si potevano agganciare ai pantaloni tramite fibbie, bottoni o morsetti.Da qualche anno sono tornate di moda,
rigorosamente in tessuto pregiato e di manifattura sartoriale:per il prossimo autunno,
ritroviamo le bretelle nella collezione maschile di Bottega Veneta disegnata da Tomas Maier. Tonalità scure e severe,
abbinate a tessuti morbidi e accenni colorati,
rimescolano gli elementi del guardaroba maschile moderno proponendo nuove interpretazioni.
I pantaloni, morbidi e comodi sorretti dalle bretelle,
si ispirano per fitting ampio e versatile allo sleepwear
di un moderno lupo di mare che nel suo tempo libero trova il comfort nei tessuti felpati,
nella maglia a trama grossa, nei velluti caldi e nei pantaloni dal taglio jeans.