Massiccio sequestro ad opera della Guardia di Finanza a Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria. Le Fiamme Gialle, sulla base di un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno sequestrato un intero complesso turistico-residenziale del valore approssimativo di 200 milioni di euro. Il complesso, denominato “Gioiello del mare”, consta di decine di ville realizzate vicino al mare; ville realizzate però su un ex terreno agricolo, divenuto edificabile, secondo quando stanno stabilendo le indagini, grazie alla complicità di alcuni settori amministrativi del comune di Brancaleone. La costruzione del Gioiello del mare, inoltre, avrebbe visto come protagoniste le cosche della ‘ndrangheta degli Aquino e dei Morabito. Oltre al sequestro, è arrivata la denuncia in stato di libertà con l’accusa di abuso d’ufficio e falsità ideologica, aggravati dalla finalità di agevolare l’attività della ndrangheta, per cinque persone, tra pubblici funzionari e imprenditori.
Proprio il cambio d’uso del terreno sul quale stava sorgendo il complesso turistico-residenziale di Brancaleone avrebbe fatto scattare le indagini della Dda, che ha individuato nel dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Brancaleone, Carmelo Borrello, il responsabile del procedimento che ha permesso di avviare i lavori di costruzione del complesso.