Lo ha deciso un tribunale di San Paolo: la famosa applicazione di messaggistica mobile sarà off per due giorni
Whatsapp, nota applicazione di messaggistica, si sarebbe rifiutata più volte di collaborare con un’indagine penale che riguarda la droga: così un tribunale del Brasile, nello stato di San Paolo, ha stabilito che da stasera alle 21.00 il servizio sarà sospeso. Whatsapp è l’applicazione più usata di tutte in Brasile, con circa 93 milioni di utenti. Secondo il sito Techcrunch, infatti l’applicazione sarebbe utilizzata dal 93% della popolazione brasiliana con una connessione internet. In particolare, a farne uso sono i più giovani e le classi meno agiate. I brasiliani superano addirittura gli americani per quanto riguarda l’uso del web: sempre secondo Techcrunch, il tempo trascorso sui social è il doppio.
Photo credit: Cebolledo via Foter.com / CC BY
“Siamo delusi della decisione miope di vietare l’accesso a Whatsapp, – ha scritto su Facebook Jan Koum, amministratore delegato dell’app, – uno strumento di comunicazione da cui dipendono tanti brasiliani. Siamo anche tristi nel constatare che il Brasile si sta isolando dal resto del mondo” .
Sicuramente non è la prima volta che l’applicazione finisce nel mirino delle compagnie telefoniche del Brasile. Ma adesso qualcosa è cambiato: il governo è seriamente intenzionato ad adottare politiche più severe per quanto riguarda l’uso non solo di Whatsapp ma di Internet in generale. Le azioni per limitare l’uso improprio del web e dei social network sono già state avviate: tra le altre, una legge che prevede fino a due anni di reclusione per chi filma, registra o fotografa qualcun’altro senza il suo esplicito consenso. Se poi le foto e i filmini sono messi in rete, gli anni si alzano a sei.
La replica di Mark Zuckerberg non si è fatta attendere: “Per ora, – ha detto – Facebook Messenger è ancora attivo e può essere usato per comunicare. Questo è un giorno triste per il Brasile. Fino a oggi, era stato un alleato nel creare un Internet aperto“. Infatti, circa un anno fa il partito di Rousself ha fatto pressione per ottenere la “Costituzione di Internet”, un documento che garantisce libertà di espressione e la “net neutrality”, basata sull’idea di trattare tutto il traffico di internet nello stesso modo, senza alcuna corsia preferenziale.
E.S.
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