A guardarlo Danila. sembra avere problemi psicologici, taciturno, apparentemente senza opinioni, apparentemente malleabile. Una cosa lo esalta: la musica del gruppo Nautilus Pompilius, che permea il film dalla prima scena all'ultima; vi è addirittura una cameo del leader del gruppo Vjacheslav Butusov. Nel film Danila ha delle avventure sentimentali, la prima con una donna che gli salva la vita dopo una sparatoria e della quale pare si innamori, e l'altra con una ragazza tossicodipendente che lo introduce in un tipo di vita nuovo per il ragazzo che non sembra però mai giudicare l'operato degli altri a meno che non si tratti di un sopruso nei confronti dei più deboli. Stringerà amicizia anche con un mendicante, detto Nemec (Tedesco), per le origini tedesche appunto, che vende povere cose al mercato (sembrerebbe il mercato di Pietroburgo Apraksin Dvor, luogo abbastanza pericoloso all'epoca) e che viene minacciato e picchiato. Danila lo difende e nasce così un'amicizia tra i due; Danila sarà anche bene accetto dalla comunità dei tedeschi, tutti senzatetto che abitano tra le tombe di uno dei cimiteri della città.
Il film, come abbiamo detto, ebbe un enorme successo in patria perché descrive senza orpelli i problemi del periodo, la mancanza di speranze per i giovani, la società in mano alla malavita; descrive la vita quotidiana, le difficoltà di un società in cui manca praticamente tutto e non solo concretamente. Gli ideali della rinascita sembrano lontani in questo film. Il tutto è proposto sullo sfondo di una Pietroburgo non da cartolina, in cui prevalgono i toni cupi e il colore grigio del cielo. Alla fine del film l'eroe, questa specie di nuovo e solitario Robin Hood abbandona Pietroburgo per recarsi a Mosca dove inizierà la sua fortuna. C'è una seconda puntata infatti Brat 2, a nostro avviso meno incisivo, in cui però il regista apre la porta alla speranza in un futuro migliore, ricompare anche il Tatarin che finalmente ha capito quanto il fratello sia per lui prezioso.
Nei tanti commenti al film viene spesso citato Taxi Driver, di M.Cimino, interpretato da Robert De Niro, la storia di un oppresso che diventa vendicatore Vediamo una critica del 1999:
E anche Sergej Bodrov, Danila appunto, ha contribuito al successo del film e lo ha reso indimenticabile. Bodrov è morto in Ossezia nel 2002 mentre stava girando un film, sepolto da una valanga che ha ucciso 125 persone. Fino a oggi i suoi resti non sono stati ritrovati.