Bravi, grazie!

Creato il 16 dicembre 2011 da Patuasia

Le reazioni sul caso Benin sono alquanto chiarificatrici sul da chi è composto il PdL valdostano. Eddy Ottoz si rivolge alla Corte d’ Appello di Torino perché considera inconciliabile la carica di consigliere regionale di Cleto Benin, suo compagno di partito. C’è un articolo (art.5 legge regionale 2007) che dice che la suddetta carica risulta incompatibile a chi ha un debito verso la Regione e, guarda un po’, il signor Cleto ha numerosi debiti verso la finanziaria regionale Finaosta spa. Dunque, Eddy ha fatto semplicemente il suo dovere, denunciando un fatto anomalo. Ma il senso del dovere non è di casa fra i politici, piuttosto quello del favore. Alberto Zucchi, quindi, si sdegna perché Ottoz, con il ricorso alla Corte d’Appello di Torino, non tira in ballo la politica, ma una questione personale. Infatti, la politica non è più tale da un pezzo, ma semplice somma di tanti interessi e fatti personali. L’assessore comunale alla Cultura, Andrea Paron, addirittura qualifica il gesto come immorale. Infatti, in politica c’è una regola non espressa, ma rispettata che invita i politici a non farsi male fra di loro. Infine la vittima, cioè Cleto Benin, l’ex imprenditore fallimentare che ha lasciato sul lastrico un centinaio di persone, sbotta con una frase che aggrava la salute già compromessa dei suoi ex dipendenti: “E’ la dimostrazione dell’egoismo dell’essere umano che è uno dei motivi per cui il mondo va in malora!”. Se qualcuno avesse ancora necessità di qualche prova che confermi l’amoralità, l’egoismo e la stupidità della nostra classe politica, i pidiellini locali la forniscono con disinvolta generosità. Ha fatto bene Eddy Ottoz a voler accertare la presunta incompatibilità: è suo dovere, è normale. La Politica sana non ha amici né complici né affiliati.


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