Ne parlavano tutti.
Ne parlavamo tutti.
Da una notte all'altra, sorgevano come brufoli sulla faccia di adolescenti centinaia di server per contenere miliardi di parole che descrivevano teorie, ipotesi, verità presunte e supposte. Rivelatesi tutte puttanate.
Oggi si dirette "Lost lo ha diretto Schettino".
Il che spiegherebbe anche il naufragio iniziale.
Poi, improvvisamente, è sceso un silenzio innaturale come un elefante e un canguro che fanno sesso. Saltellando.
Oggi digitando Lost su Google parte in automatico un programma che formatta l'hard disk.
Nessun ne parla. Nessuno ne vuol parlare.
Quando l'ultimo minuto dell'ultima puntata dell'ultima stagione frantumò la speranza che ci fosse un'idea dietro, una coerenza narrativa che trascendesse dalla semplice, geniale, caratterizzazione dei personaggi, nacque una casta di paria: gli Untori di Lost....cioè coloro che avevano suggerito ad amiciparentipassanti la visione del quel coitus interruptus che era la serie.
Odiati, derisi e persegutati gli Untori di Lost, artefici di un atto di amore e fede quale era la diffusione di quello che fu,sostanzialmente, un morbo passionale, si rifugiarono nell'oscurità delle proprie case a leccarsi le ferite, a rivedere la serie, cercando disperatamente dei frame che contenessero messaggi subliminali in grado di spingerli in quella tragica epopea di indottrinamento che ne segui.
Nessuno di loro, retroilluminati solo dalla luce del loro schermi retroilluminati e condannati al silenzio in quanto banditi da ogni dialogo a causa del loro tragico errore, ne trovò mai.
Decisero allora, autonomamente ma all'unisono, di aspettare pazientemente nell'oscurità e nel silenzio sforzandosi di non diventare muti e ciechi (come in molti li avrebbero voluti).
Un giorno, forse vicino, forse lontano, si sarebbe udito in lontananza, ritmico e scolpito nel muro del suono, lo scalpitio di un nuovo cavallo su cui puntare. Una nuova serie da diffondere, la propagandare, da sponsorizzare.
Qualcosa che li riscatasse dall'errore commesso e gli donasse di nuovo diritto alla parola, all'opinione e ai flame sui forum.
Mi chiamo Andrea. Ero anche io un Untore di Lost.
Lo sentite anche voi questo scalpito di cavalli?
Ebbene si.Con pavida codardia ho aspettato la quarta la stagione per sperticarmi in lodi e in opere di diffusione, ma ora è giunto il momento di tornare a untare!
Breaking Bad è una serie creata da Vince Gillagan, già autore di diversi episodi di X-Factor.
Protagonista è Bryan Lee Cranston, un signore che, così, tranquillamente, si è portato a casa il premio Emmy Awards come migliore attore per serie drammatiche dal 2008 al 2010.
Quest'anno però non ha vinto.
Non l'hanno fatto partecipare (la questione è semplice ma complessa. Non ha importanza, davvero [© Barbato])
Ora spiegare perchè un tizio che è la materializzazione fisica di Ned Flanders
Prego la regia mandare il contributo
Tutto chiaro? No? Non riuscite a capire come possa essere esaltante e stimolante la storia di un uomo di mezz'eta che fugge in mutande nel deserto?
da Jesse Pinkman
Non c'è una morale. Non c'è esattamente un lieto fine. C'è un uomo contro il destino. E quando un uomo con la forza di volontà e un cervello che fanno provincia incontra un destino con infinite avversità nella sua faretra...bè...sarà il destino a soccombere.
Nelle prime serie la narrazione inizia con un flashawrads evocativo che si esplicherà solo alla fine dell'episodio. Il montaggio prevederà spesso riprese dal punto di vista degli oggetti. Qui sotto trovare un video che vi chiarirà meglio il concetto
A questo aggiungete che il ritmo, sempre perfetto, verrà a volte volontariamente spezzato da elementi estranei ma complementari alla narrazione come il video musicale linkato sopra che è parte integrante dell'episodio. Il tutto per creare un effetto elastico, di tensione e distensione, accrescendo puntata dopo puntata la prima parte e riducendo, fino ad eliminarla, la seconda.
Ps: Il titolo Breaking Bad non è facilissimo da tradurre. Sarebbe una cosa tipo "incattivendosi".
Ma a piace più pensare che sia più simile a "rottura che ti porta ad essere cattivo"...per la serie: non fate mai incazzare un uomo buono. Non ne verrà mai nulla di conveniente per voi. Potrebbe venire a bussare alla vostra porta...ma questo lo capirete meglio alla fine della quarta stagione...