Brebemi, prima gara e primo fallimento

Creato il 30 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’autostrada d’oro, costata un miliardo e mezzo di euro, il triplo del previsto, la Brebemi delle mille promesse di velocità tra Brescia, Bergamo e Milano, come se un tappeto d’asfalto potesse regalarci il boom economico, registra già un primo fallimento: quella della gara per i distributori di carburante. I petrolieri non investono, sono loro i primi a credere che l’autostrada che affianca l’A4 non risolverà i problemi. Un danno per l’ambiente e un vantaggio di soli cinque minuti per i viaggiatori.

I petrolieri – come spiega Dario Balotta di Legambiente - non hanno investito semplicemente perché temono di rimetterci. E una ragione c’è: ora infatti esistono due autostrade l’una affiancata all’altra, situazione impensabile fino a qualche anno fa: la A4 e la Brebemi sono parallele, e la Brebemi consente di arrivare da Brescia a Milano solo cinque minuti prima. I costi di costruzioni della nuova autostrada si sono dimostrati più alti del previsto, addirittura il triplo! Un miliardo e mezzo di euro in tutto, per non parlare della ferita recata all’ambiente. Ci sono anche problemi specifici: se la nuova autostrada aprisse a luglio il collegamento finale con Milano, tra Segrate e Melzo, è ancora in alto mare. Dovrebbe eseguirlo la Serravalle, ma finché non sarà realizzato rallenterà il traffico tanto da far perdere ai viaggiatori anche quei cinque minuti che hanno guadagnato scegliendo la Brebemi e non la A4.I casi allora sono due: o il mercato non crede a questo investimento e allo sviluppo della mobilità su strada, o la Brebemi ha talmente bisogno di soldi, per ripagare i costi di costruzione, che ha tenuto altissime le commission fee e le royaltis sul carburante al punto da scoraggiare tutti i colossi petroliferi.

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