L’imprevisto rientro in cantiere per l’installazione di eliche supplementari non farà slittare la data di consegna a fine maggio
L’imprevisto della prolungata permanenza della Costa Fascinosa nel bacino dell’Arsenale San Marco di Trieste per il guasto a una delle boccola dell’elica infatti ha fatto saltare tutti i piani previsti della Breeze che dopo le prime prove a mare doveva andare in bacino a Trieste per fare i lavori di carenaggio e pulizia dello scafo come da manuale.
Impossibile vista la presenza della Fascinosa e Fincantieri ha dovuto fare l’impossibile per non far slittare “a valanga” tutti i tempi delle consegne. La Breeze è tornata a Monfalcone e, per la prima volta nella storia del cantiere di Panzano (almeno dagli anni ’80 ovvero da quando a Monfalcone è ripresa la costruzione di passeggeri) è stata fatta un’operazione altamente tecnica. Bisognava mettere a disposizione il bacino di Panzano per permettere i lavori di carenaggio alla Breeze, ma era occupato dallo scafo parzialmente realizzato della Royal Princess che è in costruzione. Lo scheletro di nave è stato messo in condizione di poter galleggiare e, con grande fatica, è stato spostato in banchina dove prima c’era la Breeze.
Quest’ultima a sua volta è stata dirottata nel bacino, ma non era altrettanto semplice: il bacino, anche riempito di acqua, non ha la stessa profondità di quelli di Trieste e non permette alle navi ormai ultimate e allestite, come la Breeze, di entrare facilmente. Perchè una volta ultimate il pescaggio aumenta e nel bacino di Panzano non è sufficiente. E così per la prima volta nella storia operai e tecnici hanno dovuto arrangiarsi “alleggerendo” il più possibile la Breeze (sono state tolte tutte le scialuppe già montate e tutte le altre attrezzature possibili) per permetterle di entrare senza “grattare” il fondo del bacino.
Una volta entrata è stata tolta l’acqua, la nave è stata messa in sicurezza nell’invaso e sono iniziati contemporaneamente i lavori: da una parte l’allestimento dei thruster supplementari (che necessitano di una lavorazione che può durare da tre a cinque settimane) e dall’altra, per “avvantaggiarsi nei tempi” i lavori di carenaggio (che dovevano essere fatti a Trieste) propedeutici alle prove a mare finali. Le opere sono alle battute finali e a fine aprile a Panzano si assisterà a un altro “balletto” dei colossi tra i bacini. La Breeze andrà in mare, la Princess tornerà nel suo bacino.
Fonte: Il Piccolo
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