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Breeze, pit-stop in bacino prima dell’addio

Creato il 12 aprile 2012 da Dreamblog @Dreamblog

L’imprevisto rientro in cantiere per l’installazione di eliche supplementari non farà slittare la data di consegna a fine maggio

 

Breeze, pit-stop in bacino prima dell’addio
Procedono a ritmi serrati i lavori alla Carnival Breeze nel bacino di Panzano, sono in pieno svolgimento le sistemazioni dei “thruster” (eliche trasversali di manovra) supplementari richiesti dall’armatore, con l’obiettivo di stare il più possibile nei tempi di sicurezza previsti per il rispetto della data di consegna a fine maggio. Ieri si è saputo infatti che verso fine mese si concluderanno i lavori e la Breeze tornerà in mare a fare le prove finali visto che ha fatto sinora solo quelle preliminari.
L’imprevisto della prolungata permanenza della Costa Fascinosa nel bacino dell’Arsenale San Marco di Trieste per il guasto a una delle boccola dell’elica infatti ha fatto saltare tutti i piani previsti della Breeze che dopo le prime prove a mare doveva andare in bacino a Trieste per fare i lavori di carenaggio e pulizia dello scafo come da manuale.
Impossibile vista la presenza della Fascinosa e Fincantieri ha dovuto fare l’impossibile per non far slittare “a valanga” tutti i tempi delle consegne. La Breeze è tornata a Monfalcone e, per la prima volta nella storia del cantiere di Panzano (almeno dagli anni ’80 ovvero da quando a Monfalcone è ripresa la costruzione di passeggeri) è stata fatta un’operazione altamente tecnica. Bisognava mettere a disposizione il bacino di Panzano per permettere i lavori di carenaggio alla Breeze, ma era occupato dallo scafo parzialmente realizzato della Royal Princess che è in costruzione. Lo scheletro di nave è stato messo in condizione di poter galleggiare e, con grande fatica, è stato spostato in banchina dove prima c’era la Breeze.
Quest’ultima a sua volta è stata dirottata nel bacino, ma non era altrettanto semplice: il bacino, anche riempito di acqua, non ha la stessa profondità di quelli di Trieste e non permette alle navi ormai ultimate e allestite, come la Breeze, di entrare facilmente. Perchè una volta ultimate il pescaggio aumenta e nel bacino di Panzano non è sufficiente. E così per la prima volta nella storia operai e tecnici hanno dovuto arrangiarsi “alleggerendo” il più possibile la Breeze (sono state tolte tutte le scialuppe già montate e tutte le altre attrezzature possibili) per permetterle di entrare senza “grattare” il fondo del bacino.
Una volta entrata è stata tolta l’acqua, la nave è stata messa in sicurezza nell’invaso e sono iniziati contemporaneamente i lavori: da una parte l’allestimento dei thruster supplementari (che necessitano di una lavorazione che può durare da tre a cinque settimane) e dall’altra, per “avvantaggiarsi nei tempi” i lavori di carenaggio (che dovevano essere fatti a Trieste) propedeutici alle prove a mare finali. Le opere sono alle battute finali e a fine aprile a Panzano si assisterà a un altro “balletto” dei colossi tra i bacini. La Breeze andrà in mare, la Princess tornerà nel suo bacino.

Fonte: Il Piccolo

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