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Brescia-Milan 0-1

Creato il 23 aprile 2011 da Gianclint

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Mentre sale il ritmo dei bresciani che colgono in pieno la traversa con Diamanti, la rondine che fa primavera – un contropiede finalizzato da Robinho – capitalizza un’enorme fetta di scudetto per la formazione di Massimiliano Allegri.

Ovviamente la faticaccia con cui si è piegato il Brescia sarà spunto di riflessioni per evitare di rischiare in futuro, ma quello che contava, in fin dei conti, è arrivato. Una partita che rievoca un Brescia – Milan risolto su calcio d’angolo da Giuseppe Pancaro nell’ultima giornata del girone d’andata del campionato 2003-2004: il Milan che risolve una partita su calcio d’angolo è un’altra bella rondine che svolazza in cielo e che, in quell’annata, è valsa il 17esimo titolo nazionale.

Rispetto la scaramanzia perchè anche io in fondo lo sono. Rispetto anche la matematica che ancora non ha consegnato nulla [anche se non ci ho mai capito una mazza]. Ma i segnali che qua e la si sono visti in questi mesi stanno indirizzando questa squadra a conseguire qualcosa di importante. Se sarà una base di partenza per un futuro ancora più importante credo sia l’argomento su cui si dovrà sorvegliare una volta finiti i giochi.

Allegri ha definito la sfida tra queste due società gemellate come “The Game” : ovviamente non si riferiva di sicuro alla supersfida tra Pete Sampras e Andre Agassi (anche se la partita vera e propria è quella tra McEnroe e Lendl).  Una di quelle che sfide che bisogna saper capitalizzare con ogni mezzo, anche soffrendo, perchè bloccano le avversarie a -8 e a -9. Senza le due fonti goal principali della squadra si preannunciava un sabato di Pasqua a dir poco smadonnante: i due sostituti non prendono mai la porta per tutta la partita, tranne nell’azione che la decide.

Torna fra i pali Abbiati: leader di una difesa che nelle ultime 13 partite ha subito appena 6 reti.  Yepes affianca Thiago Silva – in campo nonostante un piccolo infortunio nel riscaldamento – con Abate e Zambrotta. Fondamentali per frenare  Caracciolo ed Eder. Iachini cambia e propone il 3-4-2-1 e chiede ai suoi di disputare la partita della vita. Proprio per questo Allegri punta sulla linea mediana, rilanciando ancora una volta Flamini (Gattuso non ce la fa), Van Bommel e Seedorf, e consegnando il ruolo di trequartista a Boateng che nella gara d’andata andò in gol.

E dire che il secondo tempo lezioso e, per lunghi tratti, affrontato quasi all’apparenza con il serbatoio della benzina vuoto è figlio di colui che poi ci porta i tre punti. Nel primo tempo c’è praticamente tutto il campionario del numero 70 rossonero: tiri in bocca al portiere da due metri, spreconi al volo di piatto destro e portieri che si esaltano nella sfida uno contro uno. Se uno ci aggiunge l’ottima opportunità sprecata da Cassano, migliore in campo del Milan nel primo tempo per la qualità del gioco prodotta, sul finire dei primi 45 minuti incomincia ad innervosirsi. Il Brescia per tutto il primo tempo si affida agli spunti di Eder, difende fino alla morte la possibilità di realizzare un’impresa nel secondo e consegna a Diamanti la pratica Boateng.

Ed è proprio Eder, ad inizio ripresa, a mancare l’occasione più facile all’altezza del dischetto degli 11 metri per i padroni di casa. Contropiede non finalizzato a dovere, per fortuna degli ospiti, che ora si trovano a dover affrontare il forcing feroce degli avversari. Anche Cassano sembra proprio non volerne sapere quando è chiamato a ribadire in rete di testa  un cross di Clarence Seedorf.

Baiocco, entrato per Vass,  è un segnale che i padroni di casa se la giocheranno finalmente. Boateng asfissiato dalla zanzara Diamanti e non in una delle sue serate perfette viene tolto da Allegri per Emanuelson. Fanno decisamente meglio Jonathas e Filippini, portando vitalità ed energia al Brescia.

Colpo di testa di Caracciolo, traversa piena di Diamanti su punizione. Proprio quando l’undici di Allegri sembra alle corde,  Zebina confeziona l’uovo di Pasqua per tutti i tifosi rossoneri: il contropiede parte da Seedorf, Cassano rifinisce e Robinho trafigge Arcari in uscita.

E’ l’82′, ma non è finita: ancora Diamanti infiamma il Rigamonti con un destro a giro su cui Abbiati si supera.

La sottoscritta vi consegna tre punti in tasca e  augura un felice weekend di Pasqua a voi e alle vostre famiglie.

 

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