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Breva di morte, di Preti & Bezzon

Creato il 07 luglio 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

breva-di-morte_articoloTitolo: Breva di morte
Autori: Cristina Preti – Emiliano Bezzon
Editore: Eclissi Editrice
Pagine: 248
Prezzo: 12,00 euro

Trama (dal risvolto di copertina): Nel comune di Valsolda, dieci frazioni per un totale di milleottocento anime racchiuse tra il lago di Lugano e i monti lariani, soggiornò a lungo, in una bellissima Villa affacciata sul lago, l’autore di “Piccolo mondo antico”. Ed è proprio al pontile di Villa Fogazzaro che, in una tiepida domenica di maggio, il sacerdote del paese rinviene un cadavere, orrendamente deturpato a causa della lunga permanenza in acqua. Una donna. E così, in quel luogo incantato in cui nulla parla di morte, la giovanissima tenente Daria Mastrangelo, al suo primo incarico, si mette al lavoro per dare un nome al cadavere e scoprire l’assassino, in un alternarsi di momenti di esaltazione e di scoraggiamento. Accanto a lei si muove un variegato mondo di figure maschili ora rassicuranti, ora inquietanti, ora ambigue. Mentre le indagini proseguono tra false piste e convinzioni infondate, la tenente Mastrangelo percorre una strada tutta sua, giungendo così a scoprire che dietro alla bellezza può celarsi il più inquietante degli orrori.

Giudizio: Io sono un appassionato di gialli e ammetto che scegliendo “Breva di morte” come primo romanzo da recensire per questa rivista mi sono fatto invogliare dal titolo. La vicenda si svolge a Valsolda, nel luogo nel quale Fogazzaro ha ambientato il proprio romanzo più famoso, ossia “Piccolo mondo antico” e proprio come nel romanzo di Fogazzaro anche in questo giallo compare una donna annegata. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione a causa della prolungata permanenza in acqua, viene ritrovato dal sacerdote del paesino. Da quel momento inizia una difficilissima e intricata indagine condotta da una tenente al primo incarico, coadiuvata da un vecchio maresciallo.
Commentare questo romanzo non mi è facile per via del fatto che il mio parere a riguardo è alquanto altalenante. Le premesse per un grande romanzo c’erano tutte. Purtroppo però vi sono dei punti deboli che ne indeboliscono il valore. Il racconto parte con un tipo di costruzione lenta e metodica nelle prime cento pagine più o meno. Poi però il ritmo accelera, forse troppo, da quando le indagini vere e proprie hanno inizio. Diciamo che, a mio parere, per come era stato costruito inizialmente il romanzo avrebbe forse dovuto essere più lungo di qualche decina di pagine. Il finale poi mi pare “cadere un po’ troppo dall’alto”. C’è un punto verso la fine del romanzo dove i due carabinieri, la tenente Mastrangelo e il vecchio maresciallo Muscedola iniziano a indagare in privato, lasciando all’oscuro, fino alla fine del romanzo, il neo maresciallo Canciani, fresco di corso sottufficiali. A me i due carabinieri sembrano essere l’incarnazione dei due autori e il giovane maresciallo fresco di corso mi pare essere quella del lettore, il quale viene lasciato all’oscuro di quella che è la metodologia delle indagini. Intendiamoci “Breva di morte” è un romanzo che si legge in maniera scorrevole e che permette di trascorrere qualche ora piacevole. Non è un capolavoro del genere ma si legge bene; quindi, se mi chiedete se lo consiglio, diciamo pure che sì, lo consiglio, magari senza avere pretese altissime.

Preti e Bezzon
Sugli autori:
Cristina Preti: nata a Vinci, ha una laurea in scienze politiche, un master post laurea in politiche per la sicurezza urbana, un lavoro da funzionario regionale e due grandi passioni, il canto e la scrittura. Ha esordito con il romanzo “La donna che morì bevendo caffè” (Eclissi 2011), seguito da “Ma per fortuna è una notte di luna – trilogia pucciniana con delitto” (Eclissi 2012), un giallo ambientato nel mondo del teatro d’opera.

Emiliano Bezzon
: 50 anni, da 25 anni lavora nella pubblica amministrazione, da 20 come comandante della polizia locale di diverse città, tra cui Milano; giornalista pubblicista, ha pubblicato vari testi per operatori di polizia, tra cui un manuale di polizia giudiziaria giunto alla quarta edizione. Questo è il suo primo romanzo.

Riccardo Mainetti

Riccardo Mainetti



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