Ritrovarsi soli, di colpo, ad affrontare la quotidianità, resettare le giornate rimodellandole sull’individualità anziché sulla condivisione costante. La consapevolezza del tangibile e del sicuro, un abbraccio caldo e sincero, gli sguardi di prima mattina che di colpo cessano e non esistono più perché è così che va, la presenza si trasforma in assenza e il mondo intorno che si sgretola. Di quanta forza ha bisogno un essere umano per ritrovare la voglia di andare avanti se l’unica cosa di cui si necessita semplicemente non esiste più?
Breve come un sospiro di Anne Philipe, diario-romanzo dedicato al defunto marito, il celebre attore francese Gérard Philipe, è così malinconico e tagliente che si fa fatica ad arrivare alla fine senza sentirsi oltraggiati dalla vita terrena. Trascina nel suo abisso con parole che bruciano di quell’amore incondizionato, facendo riflettere su quanto sia sfuggente e breve, come un sospiro, appunto, la vita, costante lascito e lotta per la sopravvivenza. Ci vuole così tanto per entrare in piena sintonia con un’entità diversa dall’io, che quando si raggiunge la simmetria delle anime si è sempre sicuri che nulla di male possa accadere, che tutto andrà sempre bene. Come se si guardasse ad un microscopio, le giornate di Anne e Gérard appaiono chiare in ogni loro forma, si avvertono gli odori del giardino della loro villa in campagna, il sole che bacia il viso, mentre si fa strada, prepotente ed inesorabile, la malattia che ben presto porterà via il giovane uomo.
Ci si sofferma sempre sui grandi eventi, sulla frenesia del mondo esterno e spesso la tranquillità della routine non viene presa in considerazione, scartata come se fosse un’informazione ridondante e fastidiosa; solo il distacco netto riporta alla realtà e riappropriarsi del sé è forse la sfida più ardua, dopo la condivisione totale. Senza mai pentirsi di mostrarsi addolorata, la Philipe scruta le sue paure e debolezze e si riappacifica con esse. Alla fine niente moralismi, nessun passaggio obbligato da attraversare in caso di, solo accettazione e voglia di continuare ad essere . “Salvarmi, non liberarmi di te”.
Anne Philipe, Breve come un sospiro, Edizioni e/o, pp. 128, euro 12.