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Breve e bello

Creato il 04 dicembre 2011 da Annalife @Annalisa

La bambina che amava Tom GordonDurante una passeggiata con la famiglia, una bambina di nove anni si perde in un bosco del New England e tenta di ritrovare il sentiero da cui è venuta.
Non voglio dire altro, non succede altro, ma la scrittura di King, che in questo romanzo è piana, semplice (bambina, appunto), vi porta con un po’ di cuore in gola a più di metà delle pagine senza che vi accorgiate di nulla. Senza che riusciate a metter giù il libro, perché vi state chiedendo, con Trisha, se quello che sta accadendo è realtà o allucinazione, sogno o evidenza, e andate avanti perché, semplicemente, la protagonista cerca una via d’uscita e voi volete sapere se la troverà o meno.
Nel frattempo, imparate un sacco di cose sui boschi, su Dio, sui vecchi, sui bambini, sul baseball e sulla vita.
Così, anche quando vi svegliate dallo stato di ansiosa attesa in cui vi precipita l’autore, e vi accorgete del giochino che sta facendo, continuate a leggere, fino al tiro teso finale, che quel vigliaccone di King vi tira proprio quando siete più allo scoperto. Lacrime e game over.

Stephen King
La bambina che amava Tom Gordon
Sperling&Kupfer


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