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Breve storia del denaro (parte 1)

Creato il 18 giugno 2012 da Davide

La storia del credito e delle banche è molto più antica della storia delle monete, ma l’origine del denaro è ancora più antica. Per molta parte di questa storia sono debitrice di Glyn Davies, A history of Money from Ancient Times to the Present Day, 3rd ed. Cardiff: University of Wales Press, 2002. Lo standard dell’oro appartiene alla storia ma anche oggi moltissime persone preferiscono tenere parte della propria ricchezza in oro e la popolarità dell’oro è così grande che sono stati creati distributori di lingottini d’oro. Lo splendore solare dell’oro, che diventa importante fattore sia religioso che estetico, che la sua resistenza alla corrosione, sono due delle proprietà che hanno portato l’oro a essere usato nelle transazioni monetarie per migliaia di anni. All’opposto sta un tipo di denaro privo di qualsiasi proprietà tangibile, il denaro elettronico, che conta parecchi fan, tra cui certi conduttori TV italiani.
In periodi differenti e in paesi diversi sono stati usati ogni genere di oggetti e materiali come denaro. Citerò solo qualche esempio dell’enorme quantità di denaro cosiddetto primitivo: ambra, perle di vetro o ceramica, conchiglie cauri, tamburi, uova, piume, gong, zappe, avorio, giada, pentole, cuoio, stuoie, chiodi, buoi, maiali, quarzo, riso, sale, ditali, umiak (una piccola imbarcazione inuit a propulsione con pagaia singola, governata dalle sole donne e utilizzata per il trasferimento dei figli e dei beni della famiglia da un sito invernale ad uno estivo e viceversa), vodka, Wampum, matasse di filato e zappozat (asce decorate). Mentre la forma o le proprietà fisiche del denaro sono così diverse, le sue funzioni sono più facili da definire. Da un punto di vista generale, soprattutto macro-economico e astratto, il denaro funziona come asset liquido, cornice del sistema allocativo di mercato (prezzi), fattore causativo in economia, controllore dell’economia. Funzioni specifiche concrete e astratte per lo più microeconomiche sono l’unità di conto (astratta), misura comune di valore (astratta), standard per pagamenti differiti (astratta), mezzo di scambio (concreta), mezzo di pagamento (concreta), immagazzinamento di valore (concreta).
Non tutto quello che è stato usato come denaro rispecchia le suddette funzioni, che tra l’altro possono cambiare nel tempo. Come fa notare Davies (p.28), quella che è la funzione prima o principale in una particolare comunità o paese può non essere stata la prima o l’originale funzione a suo tempo, mentre quella che era una funzione secondaria o derivate in un luogo può in qualche altra regione essere stata l’originale che ha dato luogo a una funzione secondaria collegata. La lista delle funzioni perciò non implica priorità o importanza, per cui, secondo Davies, la migliore definizione del denaro è ‘qualsiasi cosa che è ampiamente usata per fare pagamenti e contare debiti e crediti’.
Il denaro, afferma Davies, ha avuto origine in gran parte da cuase non economiche: dal tributo, dal commercio, dal denaro del sangue (per compensare un omicidio) al cosiddetto prezzo della sposa, dal baratto, da cerimonie e riti religiosi, dall’ostentazione di ornamenti preziosi come dal comune sfacchinare tra homines economici. (segue)


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