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Brian O’Driscoll verso Sydney?

Creato il 18 ottobre 2012 da 22metri @22metri

Si sono rifatte sotto le voci, a mio parere bizzarre, che vogliono il capitano della nazionale irlandese e del Leinster approdare ai New South Wales Waratahs. Il centro irlandese ha giocato sotto il nuovo coach dei Tahs Michael Cheika quando egli era ancora assistente al Leinster  vincendo l’Heineken Cup nel 2009 e in diverse interviste ha espresso al volontà di cimentarsi con il rugby dell’emisfero sud.
Michael Cheika ha fatto recentemente presente che BOD, come viene spesso chiamato in congiunzione con il gioco di parole "in Bod we trust", e i Waratahs sono sponsorizzati dalla stessa banca, la HSBC: “Brian è un testimonial della HSBC ed ha un contratto per promuovere la loro immagine attraverso il rugby,” ha detto Cheika, ma ha anche affermato di non aver fatto nessun cenno concreto ad O’Driscoll a tal riguardo: “ci siamo visti prima della mia partenza (per l’Australia – ndr), sono andato a salutarlo, ma non ci siamo più parlati da allora. Non mi pare giusto per lui e per la sua squadra, visto che sono nel mezzo della stagione”.
Ad O’Driscoll, che compierà 34 anni a Gennaio, scadrà il contratto giugno, un suo passaggio ai Waratahs alla fine della stagione di Super Rugby non ha molto senso, quindi o dovrà negoziare una rescissione prematura del proprio contratto o aspettare fino alla stagione 2014.
Data la quasi assoluta assenza di competizioni regionali in Australia BOD dovrà passare più di sei mesi inattivo. Inoltre un suo passaggio in Australia lo costringerà ad affrontare oltre all’ira dei propri tifosi le fauci del fisco irlandese, che tassa gli introiti di chi lascia l’isola in maniera molto severa.
Tutto ciò per giocare una o al massimo due stagioni in una squadra che non eccelle e che è in crisi di identità non mi pare la decisione migliore per il totem del rugby irlandese e forse non è neppure la scelta giusta, pubblicità a parte, per la squadra del New South Wales, che dovrebbe invece puntare su giocatori più giovani, non importa se locali o esteri, per ricostruire il proprio organico.

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