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Brillanti errori, Mario Livio ritorna con un nuovo libro

Creato il 02 luglio 2013 da Sabrinamasiero

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“Esperienza è il nome che ciascuno dà ai propri errori” diceva Oscar Wilde. Ed è vero che, almeno si spera, tutti noi impariamo dai nostri errori. Ma quando questi errori vengono applicati nella scienza che cosa succede?

“Brilliant Blunders” è il nuovo libro di Mario Livio, astrofisico dello Space Telescope Institute di Baltimore, Maryland, e famoso per un suo precedente capolavoro, “La Sezione Aurea”.

A scuola impariamo il metodo scientifico e la sua importanza nell’osservazione del fenomeno, prima di arrivare alla sperimentazione e dunque alla formulazione della legge. Senza ombra di dubbio gli errori sono una parte importante di questo processo. E’ stato anche detto che il punto della scienza è di fare più errori possibili nel minor tempo possibile. Ma per quanto riguarda i grandi errori?

Che dire di scienziati brillanti che affermano le idee attraverso le loro carriere (e la loro reputazione) e che poi si rivelano essere assolutamente sbagliate? Che cosa possiamo fare di tali “brillanti” errori, come li definisce Livio?

Questa è la domanda che dà il titolo al libro.
Per rispondere a tale domanda, Livio prende come esempio cinque scienziati di alto livello che hanno commesso degli errori “brillanti”: Charles Darwin e la genetica; Lord Kelvn e l’età della Terra, Linus Pauling e il DNA; Fred Hoyle e il Big Bang, Albert Einstein e la costante cosmologica. Ogni caso mette in luce alcuni aspetti dell’evoluzione del nostro modo di pensare la vita e l’Universo.

William Thomson Kelvin (1824-1907) propose la scala di temperatura Assoluta, o Kelvin. Kelvin stabilì inoltre la seconda legge della termodinamica. Era brillante. Ma non era perfetto.

Livio è interessato ai modi in cui le convinzioni personali e i pregiudizi possono influenzare l’impegno di un scienziato in particolari spiegazioni teoriche. E non c’è luogo in cui le credenze primitive spuntino fuori più facilmente, che siano esse religiose o filosofiche, o legate a questioni di origine ed evoluzione. Livio ne prende in considerazione cinque.

L’errore di Darwin fu quello di non rendersi conto delle implicazioni totali di una particolare ipotesi. Kelvin fu abbagliato dall’ignorare le possibilità impreviste. L’errore di Pauling fu il risultato della fiducia eccessiva ottenuto dal successo precedente. Hoyle commise l’errore nel suo dissenso ostinato alla scienza ufficiale. Einstein fallì a causa di un malinteso senso di ciò che costituisce la semplicità estetica.

Livio crede che ci sia una lezione da imparare nel modo in cui questi grandi scienziati hanno commesso i loro grandi errori. “Come spero di mostrare, l’analisi di questi errori grossolani formano un corpo vivente di conoscenze che non è solo affascinante di per sé, ma può anche essere usato per guidare le azioni in settori che vanno dagli studi scientifici al comportamento etico” afferma Livio.

Mario Livio è uno scrittore divertente. Il suo genuino entusiasmo e la passione per questo argomento dà luce all’intero libro.

In questo libro, come nei precedenti, Livio è convincente in quanto ha l’abilità di mostrare come funziona la scienza stessa e non si dimentica mai di mantenere il discorso sul vivace e divertente, non smette mai di affascinare e di coinvolgere il lettore.

La scienza, come ci mostra è uno sforzo umano. Questo comporta che anche gli scienziati più brillanti siano inclini a tipiche debolezze umane. Attraverso il processo collettivo straordinario che prende il nome di scienza, la voce del mondo, tuttavia, può essere chiaramente ascoltata e i nostri errori si possono comprendere. Che è in definitiva il nostro più grande successo collettivo.

Fonte 13.7 Cosmos & Culture: The ‘Brilliant Blunders’ Of Science: Success Through Failure: http://www.npr.org/blogs/13.7/2013/05/28/186897651/the-brilliant-blunders-of-science-success-through-failure

Brilliant Blunders, Mario Livio, 2013, Simon & Schuster.

Blog di Mario Livio: https://blogs.stsci.edu/livio/ .

Sabrina


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