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Brilliant #1 (Bendis, Bagley)

Creato il 25 ottobre 2011 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Brilliant #1 (Bendis, Bagley)> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="196" alt="Brilliant #1 (Bendis, Bagley) >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-medium wp-image-37831" />C’è un grande senso di incompletezza, quasi di vuoto, durante lo scorrere delle vignette di “Brilliant”, nuova disquisizione fumettistica incentrata sui superpoteri edita da Marvel Icon. Una sensazione di incompiutezza che lascia il lettore disorientato al termine dell’albo, primo fumetto creator-owned dell’Ultimate duo Bendis-Bagley. I motivi non sembrano riguardare il tono interlocutorio e introduttivo che spesso accompagna le prime uscite, ma risiedono invece nella eccessiva verbosità della sceneggiatura che si focalizza quasi esclusivamente sull’interazione dei protagonisti.
La scintilla che dovrebbe dare il via a una storia basata sulla lotta dell’essere umano contro i propri limiti, ben presto, perde consistenza mentre si consuma rincorrendo dialoghi che appesantiscono e chiudono i personaggi in una trama troppo statica e dai risvolti spesso scolastici. Con poche note di colore, il racconto prende le mosse da un gruppo di geniali studenti del college impegnati nella ricerca di una soluzione al mistero dei superpoteri. Una sfida lanciata a loro stessi per cercare di portare a coesistere scienza e fantascienza nella loro realtà fumettistica. Impresa non da poco, sviluppata sull’idea di “craccare” le potenzialità dell’uomo per liberare abilità che poco hanno a che fare con le normali facoltà naturali.
Meritorio e quasi completamente riuscito il compito di Bagley che cerca di animare la scena cambiando inquadrature ed espressività ai personaggi mentre parlano e si dimostrano annoiati dalle loro vite ordinarie.
Fatta salva la buona interazione dei protagonisti (decisamente troppo belli per la patina nerd assegnata dalla sceneggiatura), presentati alla luce di una sovra recitazione, sulla distanza i disegni appaiono meno accurati e incisivi, impossibilitati a trovare ristoro e fuga nelle scene d’azione.
Con la prima uscita statunitense, “Brilliant” si dimostra un fumetto sostanzialmente irrisolto, pieno di personaggi che sembrano finire per parlarsi addosso e che solo nelle tavole finali prova ad avere un guizzo d’orgoglio, creando un cliffhanger tutt’altro che inaspettato. Decisamente troppo poco.

Abbiamo parlato di:
Brilliant #1
Brian M. Bendis, Mark Bagley
Icon – Marvel Comics, 2011
40 pagine, spillato, colore – 3,95$

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