Brindisi/ A Brindisi la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”

Creato il 04 ottobre 2013 da Antonio Conte

Antonio Conte – Vai alla pagina del Reportage – 9 settembre 2013 09.30 - La mattina del nove settembre scorso, presso il Monumento Nazionale al “Marinaio d’Italia” di Brindisi, si sono commemorati tutti i caduti in mare con la cerimonia denominata della “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare”, proprio a perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili scomparsi in mare.

Alla cerimonia solenne, svolta nello stesso giorno in cui si ricorda l’affondamento della corazzata ROMA, avvenuta il giorno dopo l’armistizio, e quindi il 9 settembre 1943, ha preso parte il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, oltre alle locali autorità civili e religiose.

Quel tragico 9 settembre del 1943, il mare inghiottì 1393 marinai, insieme al comandante della nave, capitano di vascello Aidone Del Cima e al Comandante delle Forze Navali da Battaglia della regia Marina, l’ammiraglio Carlo Bergamini. Ad un  anno dal ritrovamento del relitto della corazzata Roma,avvenuto nel giugno dello scorso anno, ad opera dell’Ing. Guido Gay e nel 70esimo anniversario dell’affondamento, la Marina Militare ha voluto ricordare gli ufficiali, i sottufficiali e i marinai che persero la vita in quel tragico giorno con la posa sul relitto della Roma, di una targa marmorea commemorativa.

In nome del Capo di Stato Maggiore della Marina quale rappresentante di tutta la famiglia marinara, l’ammiraglio Gualtiero Mattesi a capo del Comando Militare Marittimo autonomo della Sardegna ha consegnato nei giorni scorsi, per la successiva posa, all’ingegner Gay la targa marmorea con sopra inciso: la Marina Militare a perenne ricordo dei caduti della corazzata Roma. Golfo dell’Asinara 9 settembre 2013.

Dopo aver collaudato il sistema di posa della targa sul fondale pilotato dal robot subacqueo Pluto Palla, il Deadelus, il catamarano dell’ing. Gay, ha preso il largo per raggiungere la verticale esatta del relitto della corazzata Roma. La targa è stata adagiata a più di 1200 metri di profondità sui resti di un pezzo d’artiglieria di grosso calibro.

Con questo gesto la Marina Militare e l’ingegner Gay, insignito lo scorso anno della Medaglia d’Argento al Merito di Marina dall’allora Ministro della Difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola, rinnovano il simbolico abbraccio in nome dell’Italia tutta a quegli equipaggi che hanno dato la vita per la Patria e ai loro familiari.


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