Nei due anticipi della 26ª giornata di Serie A i pugliesi si impongono nello scontro diretto per la salvezza 87-76, trascinati da un grande Lang. La sfida marchigiana contro Montegranaro va alla Scavolini che vince sul campo avversario 56-66
Sono due gli anticipi che aprono il programma della 26ª giornata, 11ª di ritorno: il primo ha visto Brindisi trionfare su Teramo 87-76, nel secondo successo di Pesaro nel derby delle Marche con Montegranaro, 56-66. Domani altre 5 partite (apre alle 11.45 Sassari-Roma), Siena-Treviso si gioca il 27 aprile per l’impegno della Benetton nella Final Four di Eurocup.
- La festa di Brindisi a fine partita
Enel Brindisi-Tercas Teramo 87-76
Ad un anno esatto dal giorno della promozione, Brindisi mette un mattone pesante sulla salvezza: batte Teramo, l’aggancia a quota 16 e, buco della ciambella, ribalta il -8 dell’andata. La tensione si taglia a fette in avvio e gli ospiti ne approfittano con De La Fuente e Fletcher (15 punti in due) a lanciare la fuga dopo 7′: 18-11 e Brindisi che non sta su col tiro dalla distanza (0/5) e si affida alla solidità di Lang, acciaccato ma subito efficace. Toure alza il ritmo e impone il suo atletismo: 5 punti e 2 stoppate per il 18 pari del primo intervallo. Tutto da rifare per Ramagli e pubblico del PalaPentassuglia che alza i decibel. È la miccia. Il detonatore lo aziona il capitano Infante: tripla e piazzato dall’angolo per i primi due vantaggi dopo 13′ e appoggio facile per il +5 (27-22) a metà quarto per chiudere un break lungo di 16-4 sotto la regia ragionata di Giovacchini. Da quel momento, Teramo non mette più la testa avanti. Brindisi ringhia in difesa (7 recuperi nel quarto) e quando torna Dixon si affida al suo play, caldissimo (tripla, 34-27 a 2′), che dietro paga la diversa taglia nell’accoppiamento con Zoroski (38-35). La bilancia è comunque favorevole all’Enel, anche in apertura di terzo periodo. Fa tutto l’asse play-pivot, sia in difesa che in attacco. Lang toglie il fiato sui pick and roll, Dixon è sempre sulla traiettoria della palla; sul fronte opposto il secondo segna dai 6.75 e prepara il terreno all’altro per 4 punti che regalano il +8 dopo 2’40” (45-37). Teramo c’è solo dalla lunetta, Brindisi spara dall’arco con Roberson e Toure, prima che l’ala francese allarghi il divario fino al 58-46 con un gioco 2+1. La BancaTercas si riavvicina fino al -6 grazie alla zona prima dello show balistico dell’ultimo quarto. Sono montagne russe. L’Enel sale con due triple di Dixon (una con libero aggiuntivo) per il 70-54 dopo appena 70”. Ma Zoroski la riporta giù grazie a 9 punti consecutivi che riaprono tutto: 70-65. Brindisi prima inciampa di nuovo sulla zona, poi vola fino a vedere il paradiso con 6 punti di Lang per il 79-67 a 3’30”. Da quel momento c’è gioco solo per la differenza canestri, con Teramo fiaccata dall’assenza di Fultz che costringe Diener e Zoroski agli straordinari. Si segna solo dalla lunetta, Brindisi si difende a denti stretti dal 10/11 di Teramo, le cui ultime speranze di chiudere sul -8 sono affidate a De La Fuente: solo ferro. La fetta di salvezza è tinta di biancazzurro. (Andrea Tundo)
Brindisi: Lang 22, Dixon 21, Toure 15.
Teramo: Diener 26, Zoroski, Fletcher 12.
- Pesaro festeggia il derby vinto
Fabi Shoes Montegranaro-Scavolini Siviglia Pesaro 56-66
C’erano in ballo punti pesanti nel derby delle Marche e a portarli a casa è la Scavolini Pesaro che mantiene vive le proprie speranze di play-off, mentre il futuro di Montegranaro appare più che mai buio (nona sconfitta nelle ultime dieci partite). Un match che portava dietro con sé diverse incognite a cominciare dalle tante discussioni sulla scelta del campo di gioco. Scelta che ha premiato Montegranaro in termini di pubblico (spalti gremiti e record d’incasso) ma non sul campo. Ci è voluto un po’ alle due formazioni per prendere le misure al palas con un primo quarto fatto di tiri sbagliati ed imperfezioni. La Fabi ha buon gioco sotto le plance con Ford ed Ivanov così Dalmonte, per chiudere gli spazi, punta sulla zona. L’intensità delle difese e i tanti errori giustificano il punteggio basso del primo parziale (12-13). Il secondo quarto si apre con un botta e risposta dai 6,75 con Aleksandrov, Williams e Diaz a dimostrare che non si tratta di una distanza “impossibile”. Col passare dei minuti però la Scavolini diventa padrona del campo e in 5′ (dal 12′ al 17′) dà la prima spallata al match (break di 4-11). I biancorossi sono abili nel fermare le avanzate di Montegranaro (7 palle perse nel quarto) e a ripartire in contropiede. Cusin sale in cattedra con 6 punti quasi consecutivi e con la schiacciata di Melli Pesaro va sul +12 (18-30). Il tempo della riscosa per la Sutor arriva nel terzo quarto. Bastano due minuti e mezzo a Ray e Cinciarini per ribaltare il punteggio con due triple (31-30). Il match si accende e gli attacchi hanno la meglio sulle rispettive difese (38-38 Al 25’20”). Pesaro si riaffaccia avanti, break di 10-0, spinta dalla precisione di Diaz ed Aleksandrov. A 30” alla fine del quarto la Fabi perde Antonutti, trasportato via in barella dopo un violento scontro con Diaz, ma accorcia le distanza (41-45) con Williams. La Scavolini non si disunisce, continua a difendere forte e, spinta da un eccellente Collins, vola con un parziale di 2-11 che piega le gambe dei gialloblù (43-56). Pillastrini prova la zona, che a differenza di quella pesarese non porta frutti, e in attacco Montegranaro non vede praticamente mai il canestro. E Pesaro può esultare.
Montegranaro: Ivanov 14, Cinciarini 11, Ford 10, Williams 10.
Pesaro: Collins 13, Hackett 11, Aleksandrov 10, Diaz 10.