Non c’è pace per le elezioni del rinnovo del sindaco e consiglio comunale di Ercolano. Dopo la bagarre per le primarie del PD cittadino e la successiva benedizione da parte del premier Matteo Renzi per l’ercolanese e figlio d’arte Ciro Buonajuto, ritornano le ombre della malavita sull’election day della cittadina vesuviana.
Infatti alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle di Ercolano hanno denunciato il tentativo di compravendita voti che sarebbe avvenuto al di fuori del plesso scolastico Iovino Scotellaro. Non c’è nulla da meravigliarsi: questa pratica ha assunto le sembianze di spiacevole routine, soprattutto in alcune zone del paese. Purtroppo sono tanti i casi di tentativi di brogli elettorali e le modalità sono sempre le più strambe ed innovative.
Ciò che deve far riflettere, oltre al dato sconcertante dell’astensionismo diffuso, che ha portato solo 1 elettore su 2 a recarsi alle urne, è il “costo” dato al diritto al voto, che nella fattispecie sarebbe stato di circa 20 euro. Sfiducia, crisi economica e mancanza di valori sono i vincitori di questa tornata elettorale, insieme al malaffare..