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Brogli elettorali e colera svuotano le urne ad haiti

Creato il 30 novembre 2010 da Madyur

Michel Martelly risponde a qualche domanda mentre quattro nerboruti guardaspalle frenano a fatica le centinaia di sostenitori e i giornalisti che lo circondano. Se si votasse per acclamazione ,il popolarissimo cantante di kompa, non avrebbe rivali. La gente in fila al seggio di Petionville , il quartiere meno colpito dal terremoto , è tutta per lui , scandisce il suo nome , canta il suo inno , balla al ritmo della sua musica.

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“Violenze? Speriamo di no , ma qui stanno scherzando con il fuoco, la povera gente di Haiti non ne può veramente più, merita qualcosa di meglio”. Raggiunge il seggio e vota davanti a flash e telecameraman. “Il problema sono i brogli , le tenteranno tutte , il governo non accetterà mai la sconfitta. La gente viene intimidita , in molti seggi ci sono uomini incappucciati che minacciano alla luce del sole. Sono pronto a ritirarmi da questi imbrogli massicci”. Lui e Manigat chiedono l’annullamento delle elezioni denunciando frodi e irregolarità elettorali.

I funzionari governativi , fedelissimi di Jude Celstin , il candidato delfino del presidente Preval ( che non può correre per il terzo mandato) hanno scelto di imbrogliare non facendo votare la gente. Nell’Haiti martoriata , con il colera che dilaga e milioni di persone che vivono nella più miseria più nera , in condizioni igienico-sanitarie al di sotto della sopravvivenza , l’affluenza al voto non poteva essere alta , ma anche chi vuol votare le difficoltà sono enormi.

Gli elettori dovrebbero essere 4,7 milioni , ma nel conteggio sono compresi i morti del terremoto ( 250 mila secondo cifre ufficiali) , il milione e mezzo che vivono nelle tendopoli o per strada, il mezzo milione che ha perduto la carta d’identità necessaria per entrare nei seggi.

Nella scuola Lavoliere si sentono urla e grida contro i funzionari. All’interno le urne sono quasi vuote , eppure sono le undici di mattina e i seggi hanno aperto alle sei. “Non ci permettono di votare , ho la regolare carta d’identità ma il mio nome non risulta , come quello di quasi tutti gli altri del quartiere. Negli elenchi ci sono nomi di persone che nessuno ha mai visto da queste parti”. I pochi che votano lo fanno davanti a tutti , qualcuno ha più schede e altri ne hanno false nascoste nei pantaloni.

Brogli li aveva denunciati anche Manigat, moglie dell’ex presidente Leslie Manigat, dopo la dittatura Duvalier , deposto da un golpe. A seggi aperti avevano denunciato di ritirarsi per protesta contro l’imprenditore Baker , candidato della borghesia , e Henri Ceant ( un ombra del partito di Aristide , l’ancora popolarissimo ex presidente costretto all’esilio in Sudafrica, il cui partito non è stato ammesso al voto).

Molti brogli anche nelle tendopoli. Nel gigantesco campo Jean Marie Vincent , 45 mila persone sopravvivono fra gli stenti e l’acqua potabile , i carabinieri si sono dovuti schierare con la tenuta anti-sommossa per impedire che la situazione degenerasse. All’interno della tendopoli c’è un seggio, ma solo 500 persone sono state ammesse al voto, scatenando la rabbia degli esclusi in maggioranza fan di Martelly. Governo e Onu fingono che tutto sia regolare ma in pochi ci credono.


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