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Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini

Da Finalmentemamma

Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini.Domenica sera siamo stati a cena a casa di amici e sula libreria della mia amica ho visto questo libro che mi ha colpita e interessata...avevo letto altri libri di storie vere di donne maltrattate e mi avevano sempre colpito...penso che ogni donna occidentale debba leggere di questi libri per rendersi conto del grande privilegio che abbiamo ad essere libere e ad essere nate nel nostro Paese. Così  le ho chiesto di prestarmelo ed è iniziata una lettura velocissima nei pochi momenti liberi della giornata, che mi ha tenuta lontana dal pc...e vorrei riportare qui alcuni passaggi del libro che mi hanno particolarmente colpita come donna e come mamma di una bambinA. Suad è una donna cisgiordana che si è innamorata di un suo vicino di casa che si è approfittato di lei e l'ha messa incinta. Per questo, per aver disonorato la famiglia è stata condannata a morte e suo cognato la ha bruciata viva. Lei però è riuscita a sopravvivere e aiutata da Terres des Hommes ha lasciato la Cisgiordania per la Svizzera dove è stata curata dalle grave ustioni. Il bambino è sopravvissuto alle brucature della madre ed è nato al 7° mese, sano e forte ha combattuto con la morte ed ha vinto...ora sono qui in Europa, lei si è sposata ed ha avuto altri figli. Ha voluto raccontare la sua storia per spezzare il muro del silenzio relativo a quante ocme lei sono state vittime della legge degli uomini.
Questo libro mi ha colpito particolarmente,come ho detto, in quanto sono mamma di una figlia, una bambina, una femmina, che considero il mio tesoro e la mia ragione di vita. Quando ho saputo he avrei avuto una femminuccia sono stata la donna più felice del mondo e anche mio marito non vedeva l'ora che nascesse la sua principessa...e leggere alcune parti di questo libro mi ha profondamente turbata...soprattutto sapendo che è una storia realmente accaduta non 200 anni fa, ma ai giorni nostri....
Vi lascio alla lettura e aspetto i vostri commenti a riguardo!
"A casa nostra nasce un bambino circa ogni anno. Mia madre si è sposata a quattordii anni, mio padre era molto più vecchio. Lei ha avuto molti figli. Quattordici in tutto. Ne restano vivi cinque. Per molto tempo non mi sono resa conto di cosa volesse dire avere quattordici bambini...Un giorno ho ascoltato il padre di mia madre parlarne mentre servivo il tè. [...] <<Per fortuna ti sei sposata giovane, hai potuto avere quattordici figli...e almeno un maschio. Meno male.>>.
Anche se non ero andata a scuola, sapevo contare le pecore e, sulle dita, avevo calcolato che eravamo soltanto in cinque. [...]
Ho dimenticato molte cose, ma non quelloc he ho visto con i miei occhi terrorizzati. Avevo paura, ma non riuscivo a rendermi conto che stavo assistendo a un delitto.
Mia madre è distesa a terra su una pelle di pecora. Sta partorendo e mia zia S. le sta accanto, seduta su di un cuscino. Sento le grida, quelle di mia madre e poi quelle della creatura appena nata. Immediatamente mia madre la prende e la soffoca dentro la pelle di pecora. E' in ginocchio, vedo il bebè agitarsi lì sotto, poi più niente. Non so cosa sia successo dopo, il neonato non c'è più e io sono terrorizzta e sbalordita.
Dunque era una bambina r mia madre l'ha soffocata appena nata. Gliel'ho visto fare una prima volta, poi una seconda, poi una terza...[...]. Sento ancora la mia sorella maggior, N., dire a mia madre:<<Se avrò delle figlie femmine farò come te...>>
"Da quando si è sposata, N. non torna spesso a casa, ha molto da fare, deve accuparsi della sua famiglia. Una volta, però, meno di una mese dopo il matrimonio, è venuta a lamentarsi dalla mamma, e piangeva. Non potevo chiedere che cosa fosse successo, allora le ho spiate dall'alto della scala, per cercare di capire.
N. ha mostrato alla mamma le tracce delle botte che aveva preso da H, era segnata perfino sul viso. Si è abbassata i mutandoni per farle vedere i lividi sulle cosce e la mamma ha pianto. Era evidente che lui l'aveva trascinata per terra, tirandola per i capelli, tutti gli uomini lo fanno. Ma non sono riuscita a sentire perchè H. si sia arrabbiato con lei. Qualche olta una sposa nonsa far bene da mangiare, dimentica di mettere il sale o di aggiungere un pò d'acqua per allungare la salsa...basta questo per essere picchiate. N. è venuta a confessarsi da mia madre, non da mio padre, lui è troppo violento e l'avrebbe rimandata a casa senza ascoltarla. La mamma, invece, le ha prestato attenzione, ma non l'ha consolata e alla fine le ha detto :<<E' tuo marito, non è successo nulla di grave. Torna a casa.>>
N. ha obbedito. Dopo essere stata picchiata a quel modo è tornata da suo marito."
Ora riposto un altro passaggio di quando Suad è arrivata in Svizzera, in ospedale, nel reparto grandi ustionati per essere curata.
"La cosa che mi ha più meravigliata quando sono uscita dalla mia camera per andare a vedere Mauran (il figlio che lei definisce "della vergogna" [n.d.r.])  al nido era la grande libertà di cui godevano le ragazze. Ero accompagnata da due infermiere. Erano trucate e ben pettinate, indossavano degli abiti corti e chiacchieravano tranquillamente con gli uomini. Pensavo <<Parlano con gli uomini, moriranno!"
Bene mi limito a questo...non voglio dilungarmi troppo..ma vi assicuro che è un libro da leggere e vi consiglio di farlo....aspetto el vostre riflessioni...


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