Indirizzo: viale Piave 42, Milano
Zona: MM1 Porta Venezia
Telefono: 0220581
Prezzo medio: 40 euro
Dopo un periodo di latitanza, rieccomi a voi cari buongustai; e questa volta per raccontarvi l’esperienza del brunch domenicale all’hotel Sheraton Diana Majestic, meglio noto ai milanesi semplicemente come Hotel Diana.
Questo luogo è per noi speciale, perché è uno degli hotel storici della città e perché se vuoi essere figo e raffinato non puoi non esserci mai entrato; l’atrio è ancora accessibile da una porta girevole a spinta come non se ne trovano più al mondo e all’interno ci accoglie un’esplosione di chiccheria calcolata nei minimi dettagli dal giusto accostamento di colori negli arredi, nelle pavimentazioni, sulle pareti e nei soffitti. Siamo entrati nel mondo extralusso di Milano. Da qui si passa, almeno noi che di buon cibo cerchiamo di parlare, alla sala deputata al brunch, grandissima quella centrale e più contenuta quella laterale, che affacciano entrambe sul bellissimo giardino interno apparecchiato solo nelle giornate di sole. Nel massimo delle prenotazioni, cioè sempre, penso che la capienza totale possa sfiorare e superare il centinaio di persone! Al centro della grande stanza troviamo il buffet del brunch, costituito da 4 isole che corrispondono agli antipasti freddi, ai primi caldi, ai secondi caldi e ai dolci e frutta, il tutto arricchito da pane, grissini e crackers di vario genere. Dalle 12:30 fino alle 16:00 è impossibile non assaggiare ogni singola pietanza: l’abbondanza è infatti l’elemento principe e il cliente può andare e tornare dal buffet con il piatto colmo di ogni cosa e dopo poco anche la pancia! Dalle 16:00 in poi, se vi siete attardati a chiaccherare al tavolo con i vostri commensali, si rischia di saltare il dolce; quindi occhio all’orologio.
Oltre ai classici formaggi e affettati, alle varie verdure grigliate o condite a realizzare delle gustose e delicate insalatine miste, troverete una banalissima pasta al sugo rosso e un superbo risotto al nero di seppia. Nei secondi, potrete scegliere o prendere finte cotolette alla milanese, salsicce accompagnate da bacon (che in realtà è pancetta un po’ abbrustolita), merluzzo fritto e roast beef non male. Tra i dolci, spiccano torte colorate e molto pasticciate con diverse creme e a più strati. Ci sono anche semplici monoporzioni di classici tiramisù e altri dolci al cucchiaio. Acqua infinita e vino ovviamente extraprezzo. Non sono previsti piatti a base di uova da ordinare al momento oltre all’assortimento a buffet. Anche al Diana il caffè americano non è servito nelle tazze rosse del Nescafè; in compenso il nero annacquato scende da un bellissimo samovar in acciaio lucente che tiene in caldo la bevanda.
Se vi piacciono i posti affollati, in cui si fa la fila per assaggiare le prelibatezze, i camerieri in livrea, che sembrano vedere solo le coppie patinate e appena uscite da una boutique del quadrilatero, il brunch sofisticato e raffinato ma scaduto in qualità rispetto agli anni scorsi, questo luogo fa per voi. Se vi piace respirare aria mondana, perché siete ambiziosi o solo perché è simpatico mescolarsi a certa gente, questo luogo fa sempre più per voi. Se però siete cresciuti e di tutto questo non vi importa più niente, se soprattutto vi piace il buon cibo anche in un brunch, scegliete qualcos’altro…tanto siete belli lo stesso!