Magazine Lifestyle

Brunello Cucinelli conquista Pitti Uomo 83 con il suo melting pot di culture e suggestioni

Creato il 16 gennaio 2013 da Soniarondini @fashionintown

A Pitti Uomo 83 ancora un’altra conferma: Brunello Cucinelli. Una collezione dagli insoliti abbinamenti che affonda le sue radici in una forte italianità. Dominano i capispalla con fantasie che ricordano i tipici tessuti dei grandi sarti inglesi: pied de poule, galles, chevron, madras e over check colorati di verde, rosso o indaco, tutti talmente amalgamati da sembrare, a distanza di pochi metri, una tinta unica. L’abito, in tessuti pettinati o in flanella, è reso più moderno da un fit asciutto e dalle possibilità di combinazione con una varietà di accessori: giocano così un ruolo fondamentale camicie, cravatte e pochette. Ampia anche la proposta di cappotti corti e asciutti, monopetto o un petto e mezzo, alcuni con martingala, in beaver di cashmere o in panno double di preziosissima lana 15 micron, in colori neutri (blu, grigio e brown scuro) all’esterno e con interni colorati (rosso e verde) oppure realizzati in tessuti fantasia molto amalgamati. Tantissimi i modelli di piumini, per tutte le stagioni: da quelli molto importanti, con leggerissime imbottiture in Thermore per affrontare la prima stagione, utilizzabili anche in inverno sotto cappotti o caban, a quelli in nylon leggerissimo, da 45 grammi al metro lineare, imbottiti con 60 grammi di piumino d’oca. I modelli in flanella e in beaver sono proposti con due diversi tipi di imbottiture: imbottitura “Milano”, per affrontare l’inverno in città, e imbottitura “Cortina”, per il freddo della montagna. A questi si aggiunge una vasta proposta di modelli senza maniche. Completano la collezione di capispalla i parka multitasca con cappuccio realizzati in cotone-nylon cerato o in panno di lana-cashmere, affiancati da giubbini più corti nei modelli chiodo o giubbino denim e dagli impermeabili. Ricca è anche la gamma di giubbotteria in pelle, che declina una grande varietà di pellami e di modelli.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :