Interessante articolo apparso sull’ultimo numero di Decanter ( Aprile 2012) firmato da Kerin O’ Keefe , autore dello splendido libro Brunello di Montalcino. Kerin ci parla delle sottozone del Brunello, argomento che suscita confronti sia in positivo che in negativo. I terroirs del Brunello sono 5: Nord ovest e Torrenieri; Montalcino; Tavernelle e Camigliano; Castelnuovo dell’Abate; Sant’Angelo.
Si inizia dal Nord Ovest e Torrenieri: nella regione del nord ovest si trovano numerosi boschi protetti ( dunque l’espansione non è possibile) e spesso le nebbie e le gelate primaverili insieme a climi generalmente più freddi ostacolano la maturazione e scoraggiano le velleità di nuove aziende. In queste zone troviamo due aziende come Tenute Silvio Nardi e Castiglion del Bosco( l’azienda di Salvatore Ferragamo). Per combattere i rischi del clima, Tenute Silvio Nardi asemble il proprio Brunello con quello del loro vigneto ” Manachiara” situato a Castelnuovo dell’Abate, situato a sud, per il loro Brunello base. Queste zone danno vini molto ( Kerin usa il termine”atrocemente”) tannici ed i produttori devono fare attenzione alla scelta di porta innesti e cloni che siano capaci di combattere queste condizioni ostili. I migliori vini vengono da una limitata area in cima alla collina con un suolo migliore tipo quelli di Sasso di Sole.
MONTALCINO
vigneti di gianni brunelli
Molti dei 250 produttori di brunello sono nell’immediato nord e sud rispetto al centro del paese stesso. Molte aziende sono molto piccole. Qua si trovano i vigneti più alti della zona di Montalcino con un’altitudine compresa tra i 400 mt ed i 500 mt slm che regalano i vini più longevi ed eleganti. Complessi, ricchi nel bouquet,questi vini spesso necessitano di anni prima di raggiungere l’apice, grazie alla loro naturale acidità e la loro venatura tannica che si ammorbidisce nel tempo. E’ un’area infertile, con un suolo calcareo che incoraggia le radici a penetrare in profondità, trovando così gli importanti elementi minerali che aggiungono profondità e complessità insieme alle variazione termiche fra giorno e notte che generano intensi aromi. Molti top produttori come Biondi Santi , Costanti e Fattoria dei Barbi oppure le aziende emergenti come Gianni Brunelli e Le Potazzine si trovano nell’immediato sud rispetto al paese. A nord di Montalcino molte aziende producono seducenti Brunello da vigneti situati tra i 300 ed i 400 mt slm.con un interessante suolo di pietra calcarea ed argilla. I migliori sono molto complessi come quelli del Il Marroneto, il Paradiso di Manfredi, Altesino e Baricci. Qua si trova anche la cru più famosa di Montalcino: Montosoli.
TAVERNELLE E CAMIGLIANO
La zona di Tavernelle è situata a sud ovest di Montalcino, i vigneti si trovano ad un’altitudine compresa tra i 300 ed i 350 mt slm ed offrono condizioni ideali per l’uva. I top Brunello come quello di Caprili hanno un’ottima struttura, frutto maturo e profondità. Altre aziende top sono Case Basse di Gianfranco Soldera e Pieve Santa Restituita di Angelo Gaja. Scendendo ancora verso sud ovest troviamo la zona di Camigliano che è una sottozona molto arida e calda con uve che spesso sovramaturano nei vigneti situati a 130 mt slm( mentre Folonari La Fuga e Frescobaldi Castelgiocondo hanno i vigneti situati tra i 250 ed i 400 mt slm). Castelgiocondo ed Antinori con Pian delle Vigne sono le due grandi aziende in questa zona. Le aziende più piccole includono il Marchesato degli Aleramici, i cui vini beneficiano dalle brezze fresche generate dal fiume Ombrone appena sotto l’azienda.
CASTELNUOVO DELL’ABATE
Dieci km a sud est di Montalcino troviamo i deliziosi Brunello di Mastrojanni e Poggio di Sotto. Castelnuovo ha un’eclettica combinazione di suoli di diverse ere geologiche con un clima dolce che favorisce la giusta maturazione dell’uva e la cresta di Montalcino protegge la zona dalle afose brezze marine. Qua i Brunello hanno rotondità, tannini fini ed una discreta longevità grazie all’acidità moderata generata da vigneti situati tra i 250 ed i 400 mt slm. Altre aziende notevoli sono: Ciacci Piccolomini e Uccellieria.
SANT’ANGELO
Sant’angelo si trova nel lontano sud- sud ovest ed è la parte più calda, più secca della regione di Montalcino. Aziende come Lisini e Sesti producono Brunelli che alleano muscoli e finezza dai loro vigneti più alti situati intorno ai 300/350 mt slm., così come Col d’Orcia con il suo superbo vigneto Poggio al Vento. La maggiore parte dei Brunello prodotti in questa zona ( il 40% dell’intera produzione di Brunello) proviene da la piana di Sant’Angelo Scalo, appena sopra il fiume Ombrone. Le aziende più grosse sono Col d’Orcia, il Poggione e l’”industriale” Banfi. Le differenze tra i vini di questa zona e quella di Montalcino sono notevoli( Kerin dice “estreme”). Temperature estive altissime nei vigneti più bassi, dove i suoli sono una combinazione di argilla del periodo pliocenico e depositi alluvionali, producono Brunelli molto scuri e ricchi in alcool. Questi vini sono apprezzabili nell’immediato ma la loro bassa acidità non incoraggia la longevità.