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Come segnala Lorenzo Lorusso nell'articolo che ospito, il ministro Brunetta ha colpito ancora: questa volta l'obiettivo sono i permessi dal lavoro riconosciuti ai familiari dei disabili, un modo, anche, per ricordarci che il 1° Maggio non è solo una data del calendario:
"" Sanità low cost anche nel Friuli Venezia Giulia grazie a Tondo e KosicDalla Consulta dei disabili il grido di vergogna contro la circolare Brunetta
di Lorenzo Lorusso
Dopo i tagli alla Sanità ed ai posti letto negli ospedali decisi a livello nazionale dai ministri Tremonti e Fazio (i quali volevano abolire anche il 5x1000 solitamente destinato alle associazioni umanitarie, rivedendolo poi al ribasso mediante alcuni accorgimenti) e quelli regionali voluti e realizzati dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e dal suo assessore Vladimir Kosic ora, a disturbare il sonno delle famiglie dove vivono dei disabili, vi è la famigerata “circolare Brunetta” (nr. 2 del 2011), ovvero le «modifiche alla disciplina in materia di permessi per l’assistenza ai portatori di handicap in situazioni di gravità». Per “disciplina dei permessi” si intende, ovviamente, la nota legge nr. 104 del 5 febbraio 1992, ovvero quella che aveva introdotto la possibilità di usufruire di permessi – assentandosi dal lavoro – per assistere familiari disabili. Ma cosa è andato a modificare Brunetta? La parte più biecamente incidente della circolare è, senza dubbio, quella che offende la dignità del disabile ed indirettamente anche quella della sua famiglia, ovvero la cosiddetta dichiarazione di “consapevolezza” (consapevolezza? Di cosa?) che i lavoratori richiedenti permesso sono costretti a sottoscrivere, una sorta di umiliante dichiarazione che a nostro avviso contrasta persino con i principi fondamentali della nostra Carta costituzionale oltre che con la stessa ratio della legge 104:«E’ consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni – recita la circolare-Brunetta – comporta un onere per l’amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano per l’effettiva tutela dei disabili». Quindi, secondo il Governo del nostro Paese, i disabili rappresentano solo un peso per le casse dello Stato. Già, proprio così! Una volta si diceva che “lo Stato siamo tutti noi” ma oggi si potrebbe dire che “lo Stato sono loro”, quei politici che assurgendo al ruolo di Robin Hood alla rovescia tolgono ai poveri ed agli sfortunati per donare ai ricchi ed alle spese di guerra camuffate da finte missioni di pace. La sola operazione militare sui cieli della Libia, denominata “no fly zone”, è già costata oltre 200 milioni di euro ed altrettanto ne verranno investiti per le cosiddette “bombe intelligenti”, denaro che poteva essere invece investito nel miglioramento delle carenti strutture ospedaliere di alcune zone del nostro Paese. Siamo in guerra contro la Libia ma l’ipocrisia dei politici italiani non vuole ammetterlo, persino quel Centrosinistra che in altre circostanze aveva sfoderato delle tiepide manifestazioni pacifiste ora tace ed acconsente.A Trieste vengono stranamente ridotti gli interventi chirurgici mutuabili negli ospedali mediante l’escamotage delle lunghe liste d’attesa che scoraggiano i pazienti ed indirettamente li dirottano verso la sanità privata. Ma dai tempi biblici di alcuni servizi si va anche alla cancellazione di altri, quali ad esempio l’ambulatorio per la cura dell’obesità, un servizio d’eccellenza cassato dai dirigenti sanitari nominati da Tondo e da Kosic.Mario Brancati, presidente per il Friuli Venezia Giulia della Consulta dei disabili, nel prendere atto della circolare in argomento protesta aspramente, ma basteranno le sue rimostranze e quelle della parte sana della nostra società a far tornare sui propri passi il ministro? Crediamo proprio di no e, del resto, siamo sempre più convinti che una Sanità low cost non gioverà al nostro Paese.
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