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Brunetta fa “buh!” e il Pd ritira l'emendamento sull'Imu. Volano stracci fra M5S e l'Innominabile: “Amnistia pro Silvio”. “Ve ne fregate della gente”

Creato il 09 ottobre 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Brunetta fa “buh!” e il Pd ritira l'emendamento sull'Imu. Volano stracci fra M5S e l'Innominabile: “Amnistia pro Silvio”. “Ve ne fregate della gente”Tanto per far capire al popolo imbelle che nulla è cambiato, dopo aver strombazzato ai quattro venti che i ricchi devono pagare l'Imu, il Pd fa una precipitosa marcia indietro: in nome della pacificazione ritirano l'emendamento. LettaLetta: “Senza Silvio niente più ricatti, l'aria è serena, il governo che io presiedo può lavorare per risolvere i problemi del Paese senza più cappe sulla testa”. Siccome non ci piace essere presi per il culo, vediamo come questo governo “senza più ricatti” può risolvere i problemi del Paese. Brunetta dice: “Se il Pd non ritira l'emendamento sull'Imu, chiederemo il voto di fiducia sull'intero decreto, così vediamo come andrà a finire”. Detto, fatto: il Pd ritira l'emendamento. Legge contro l'omofobia. Brunetta dice: “Questa legge così com'è stata formulata, con l'aggravante del reato a sfondo sessuale, non ci piace”. E il Pd rinvia la legge scatenando la protesta di domineddio. Porcellum. Brunetta dice: “La reintroduzione del 'Mattarellum' ve la scordate”. E il Pd si prepara ad apportare lievi modifiche alla Porcellum facendo ridere domineddio. Bossi-Fini. Pur di non rinunciare alla stampella della Lega, Brunetta dice: “LaBossi-Fini non si tocca”. E infatti di depennare il reato di clandestinità non ne parla nessuno (del Pd), mentre Dario Fo, Gino Strada, Susanna Camusso, Nichi Vendola e un altro centinaio di personaggi, firmano l'ennesimo appello senza risposta e senza conseguenze. Questa come la chiamate voi, concertazione? Andiamo avanti. In Parlamento arriva la lettera dell'Innominabile sul sovraffollamento delle carceri. La visita a Poggioreale ha colpito talmente tanto l'inquilino del Quirinale che, tornato a casetta, ha preso carta e penna e inviato un messaggio “alto e forte”, ha detto Brunetta, ai due rami del Lago di Com... del Parlamento italiano. “Le carceri italiane gridano vendetta – scrive il Presidente – occorre almeno svuotarle un po'”. Svuotare le carceri significa concedere l'amnistia o promulgare un bel indulto. Ci sarebbe da discutere i prossimi tre giorni per capire se e quanto giovino i provvedimenti di clemenza ma, prendendo per buono il concetto che svuotando le carceri il degrado di Poggioreale si auto-risolva miracolosamente, le latrine riprendano a funzionare e le crepe sui muri a richiudersi da sole, non è il provvedimento in sé che fa discutere quanto i tempi che corrono nel momento in cui è stato proposto. Fare l'equivalenza fra Berlusconi condannato = Berlusconi amnistiato è gioco facile. E siccome tocca al Parlamento stabilire sia il tetto della pena che i reati da amnistiare, partendo dalla situazione descritta sopra, è facile immaginare come i pidiellini avranno la strada bell'e pronta per inserire nel pacchetto bonus i reati fiscali e il tetto dei quattro anni. Così, per tirarne fuori uno, se ne tirano fuori 24mila, che non sono baci ma condannati o (vergogna delle vergogne) detenuti in attesa di giudizio, cioè un'aberrazione. Che i 5S abbiano sentito puzza d'inciucio non ci vuole Higgs a capirlo, anche se in questo caso, più che parlare di “bosone”, occorrerebbe tirar fuori il termine “busone”, visto che a Silvio vanno tutte che è una meraviglia. Ci apprestiamo, gentilissime signore e gentili signori, a inaugurare un altro ventennio, quello delle larghe intese a senso unico. Democristiani dovete morire!

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