Magazine I nostri amici animali

Brunetto l'equilibrista

Da Gullclouds
Dopo la vicenda dei miei tre micetti, vi propongo questa storia trasmessa dalla carissima Nella, che con grande amore ha spolverato sui ricordi per raccontarci del piccolo Brunetto, uno dei suoi trovatelli, il micio equilibrista che divenne un amico inseparabile....  
BRUNETTO L'EQUILIBRISTAEd ora per la mia dolce sorellina ed i suoi adorabili micetti, racconto la storia del mio Brunetto, che ho tentato di salvare da madre natura, per alleviare il suo dolore della morte di qualche suo micino! Brunetto l'equlibrista!
Un giorno di fine estate, ero come sempre, a dare da mangiare ai gattini, quando sentii un miagolio insistente, non proprio lontano. Subito non ci feci caso, perchè avendo un certo numero di felini, pensai fosse uno di loro. Ma il miagolio era diverso, era come un bimbo che urlava perchè aveva fame! La gentilezza dei miei vicini si fece subito sentire e, non so, forse con un calcio o con una pietra, lo allontanarono.
Era un micino piccino piccino, tutto nero, con la pancetta grigia scura, due occhioni ambra dolcissimi e grande come un pugno. Lo raccolsi subito ed aveva tanta, ma tanta fame. Non mangiava ancora molto bene, aveva difficoltà nel digerire il latte, poi l'uovo sbattuto, poi l'omogeneizzato...finchè, dopo un lungo periodo di prove, trovammo l'alimentazione più o meno giusta.
Era un gattino meraviglioso, vivace e velocissimo. Scattava come una saetta ed aveva la particolarità di arrampicarsi, da vero equilibrista, con due zampine sulle travi, per passarle una ad una..Fantastico! Tutti lo guardavano ad occhi aperti perchè era di una rapidità disarmante. Quante e quante volte mi sedevo con lui accovacciato sulla sdraio, anche con il freddo, anche in pieno inverno...Lui con me ed io con lui, sempre stretti e vicini a pensare ai nostri mondi così diversi, ma così simili. E facevamo dei lunghi discorsi durante i nostri abbracci ed i bacini si sprecavano sempre. A volte mi dimenticavo l'ora e da casa mi venivano a cercare anche con il buio, perchè Brunetto era come un piccolo bambino per me!
I problemi digestivi a volte si manifestavano, non fu mai un gatto grosso, anzi era sempre piccino e mingherlino, ma la sua voglia di giocare sempre, purtroppo mascherava qualcosa di molto più grave. Un giorno lo trovai fermo che mi fissava con quegli occhietti dolci....La sua pancia era improvvisamente ingrossata ed il suo cibo non era stato toccato. Provai per giorni, ma non ci fu nulla da fare. Era affetto da un retrovirus dalla nascita, era condannato, poteva anche morire prima dell'anno.
Morì ad un anno circa, lo trovai coperto da una rete delle olive, quasi per non farsi vedere nel suo ultimo momento di vita. Piansi come un vitello, piansi così tanto da non avere più lacrime, io che avevo già perso tanti animali. Mi avevano tolto il mio bambino, ma non mi toglieranno mai il suo indimenticabile ricordo!

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