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Bruno Cicognani, Firenze – “Strada”

Da Paolorossi
Villa Demidoff

Villa Demidoff

S’imbocca la strada del Ponte alle Mosse e via, battendo il passo a vicenda. Sceso il Ponte alle Mosse il terreno fradicio e un senso d’umido non ostante l’arietta che si sentiva ch’aveva strisciato di su’ cocuzzoli de’ monti ; fradicio il terreno e un senso d’umidità nella strada fra il parco e i prati della villa di Demidoff — tutto lasciato andare e la cancellata mangiata dalla ruggine e il fìtto degli alberi inselvatichito, incialtroniti gli alberi (il parco andato in miseria) e le case marcie a forza di rimanere inzuppate nell’umido e dov’era la pista per le corse uno scialbìo lustro d’acquitrinoso verde che si sfa di continuo in nebbia, quasi turchina le belle giornate.

Villa Demidoff - Statua dell' Appennino - Gianbologna

Villa Demidoff – Statua dell’ Appennino – Gianbologna

Via, sempre alternandosi a batter il passo, attraverso Peretola e poi lungo i prati dello Smannoro — riposo aperto al respiro della Calvana e di Monte Morello — e attraverso alla mal famosa borgata di Campi (di Campi farei Prato e di Prato farei Campi, diceva Leopoldo granduca ; e il fiorentino cittadino che à ancora del macigno fiesolano come ne sono lastricate le sue piazze e le sue strade e percò à in odio e in dispitto la gente del piano : San Donnino Brozzi e Campi è la peggio genìa che Cristo stampi) — le povere case tutte compagne coi visi sudici intrisi di mota che sgronda quand’è dolco, le case a un piano, fitte striminzite di qua e di là dalla strada, e a mostra tutte le loro miserie ; non c’è pericolo che abbian de’ segreti le povere case spalancate, usci e finestre, che dalla strada si vedon le tavole apparecchiate ed i lètti e sugli usci le donne che fanno la treccia e badano ai ragazzi : nidiate di ragazzi che non fanno altro che portare nelle case un po’ di strada e nella strada un po’ di casa….

(Bruno Cicognani, “Strada”, da  “Gente di conoscenza” 1918 – tratta da Poeti d’oggi (1900-1920)  – Antologia a cura di G. Papini e P.Pancrazi – Vallecchi Editore Firenze – 1920)

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