Generalmente i miei amori sono colpi di fulmine, durano qualche settimana e poi svaniscono. Oh dimenticavo, i protagonisti sono tendenzialmente personaggi immaginari.
Questa settimana, nel giro di pochi giorni, mi sono innamorata due volte, rispettivamente di Sirius Black e poi di un tale chiamato Nick Dunne.
Sì, sto leggendo Harry Potter. No, non l'avevo mai letto. Perché? Perché all'epoca militavo nel #teamsignoredeglianelli, e poi ci avevano fatto due palle così con sto Harry Potter e mi era passata la voglia. Nel corso degli anni avevo provato eroicamente a guardicchiare qualche film, ma certe scelte logistiche (divano, pomeriggio di Natale), avevano precluso il buon risultato. Poi quest'estate io e il Pelliccia vagavamo in quel di Porto Ercole e c'era la libreria sul porto con gli espositori esterni e mi è ritornato in mente. Ma all'epoca avevo Murakami e me lo sono ridimenticato. E poi mi è tornato in mente di nuovo, e allora ho preso il primo. E' stato amore, era scontato. Un libro per bambini che parla di maghi non poteva assolutamente lasciare indifferente me, che rimango convinta fermamente di essere capitata per un puro e mero sbaglio in una realtà di una noia così mortale, e aspiro a mondi nettamente più babbei, in cui si possano risolvere i problemi agitando una bacchetta magica e blaterando parole di derivazione latina a caso. Ma non avevo ancora trovato il personaggio del mio cuore, fino al Prigioniero di Azkaban. Sirius Black è il mio nuovo amore, un po' perché pare essere l'unico personaggio che abbia più di dodici e meno di ottantadue anni; poi perché ha la fisionomia del poète maudit, emaciato e con i capelli lunghi e incolti; e poi perché è l'innocente ingiustamente perseguitato, cosa che non può non far breccia nel mio cuore. Non ho ancora visto il film e resisto alla tentazione di googlare l'attore che l'ha interpretato, sto ancora cercando di smaltire la cocente delusione occorsa con Mikael Blomkvist. Nella mia fantasia, Sirius Black rappresenta il fenotipo dell'uomo brutto che piace, categoria di cui sono grande fan. Perché mai accontentarsi di quella pera lessa di Brad Pitt quando si può avere Adrien Brody e il suo naso, per esempio? Mi son sempre domandata cos'abbiamo di sbagliato noi ragazze: senso di insicurezza incurabile? Sindrome della crocerossina? Com'è che non ci piace mai il capitano della squadra di baseball nei telefilm americani? Nelle nostre fantasie ci sono tizi che non conoscono il rasoio, hanno i nodi nei capelli e possibilmente la faccia e la maglietta di chi si è appena svegliato dal sonno. Nel mio caso ho paura sia una questione di scarsa autostima che mi fa avere sogni mediocri. Per lo stesso principio desidero cappotti di Zara e non quelli di Celine. Sono di quelle che si arrendono.
E poi c'è Nick, che ho conosciuto ieri. Io e il Pelliccia siamo andati a vedere Gone Girl. Mi piacerebbe fare una piccola digressione sul film ma ho paura di spoilerare troppo, perciò mi limito a lanciare nell'etere domande senza risposta: l'avete capito come fa ad essere incinta lei? Come ha fatto nel giro di venti giorni prima a prendere e poi a perdere dodici chili? Chi le ha tagliato i capelli a carrè? Perché nessuno la ferma per chiederle patente e libretto? All'ospedale non potevano farle una doccia?Ritornando a me e Il Pelliccia che entriamo in sala, il primo fotogramma è su un Ben Affleck imbolsito con maglietta della salute e pantaloni della tuta. Io, con gli occhi a palla: "Però, Pelliccia, hai visto come si è fatto fisicato il Ben?". Pelliccia: "Amore, non è fisicato, è grasso".
Eh sì, me pare grasso.
In effetti è grasso, con le tettine cascanti. Ha il faccione. Io però mi sono innamorata, di Ben e del suo adipe. Insicurezza? Bassa autostima? Segreto desiderio di sconfanarsi col proprio uomo l'intera California Bakery? Probabile. Sono cinque anni che convivo con un uomo magro e con la conseguente ansia di diventare la sua armatura, ansia che si traduce in un ingurgitamento compulsivo di dolci seguito da colpevoli corse al parco e indagini critiche allo specchio. Non è facile.
Comunque, voi vi innamorate?
P.S. Pelliccia, spero con questo post di non aver offeso la tua sensibilità. Ricordo ancora la nostra prima litigata, quando ti innamorasti di quel topo misero della Lizbeth Salander. Non ti ho perdonato, ma ora ti capisco.