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Brutti segnali da Wall Street

Da Pukos
Brutti segnali da Wall Street

Sul DJ si salva soltanto JPM

Secondo calo di fila, scendono Unitedhealth, The Travelers e Walt Disney, ma Facebook ritocca nuovamente il proprio massimo storico. Bene anche Apple.

Certamente Wall Street aveva bisogno di rifiatare, dalla seconda settimana di agosto continuava a salire ed ha ritoccato diverse volte i massimi storici, ora, però, dopo questi due storni che sono arrivati all’indomani delle scadenze tecniche gli investitori cominciano a porsi degli interrogativi.

Anzi, il solito interrogativo: ritracciamento fisiologico in attesa di una nuova ripartenza o qualcosa di peggio?

La situazione geopolitica inviterebbe alla prudenza, ed anche quella economica generale non volge al sereno, però dalla fine della crisi finanziaria, cioè dal marzo del 2009, abbiamo assistito a decine di ritracciamenti che si sono sempre rivelati tali, quindi, anche se sappiamo che primo o poi la corsa delle Borse si fermerà, perché pensare che sia arrivato adesso il momento?

I dati macro odierni sono risultati migliori delle attese, il mercato ora teme che il rialzo dei tassi abbia i giorni contati, l’indice Fed di Richmond, ad esempio, è salito al livello più elevato degli ultimi tre anni denotando una crescita dell’attività manifatturiera dell’area di Richmond.

I bombardamenti in Siria, poi, hanno fatto salire il prezzo dell’oro, ma il probabile aumento dei tassi comunque dovrebbe spingere le quotazioni in direzione contraria.

E concludiamo dando un’occhiata al comparto valutario, in mattinata il cross Eur/Usd era costantemente salito, ma proprio toccando quota 1,29 ha invertito la marcia ed è tornato al livello di partenza (1,285).

Dow Jones (-0,68%) si è salvato dalle vendite soltanto JP Morgan (+0,05%) che perde gran parte del guadagno sul finale di seduta

Sul fondo troviamo Unitedhealth (-1,34%), prese di profitto anche per The Travelers (-1,11%) e Walt Disney (-1,10%).

S&P500 (-0,58%) nonostante la seduta negativa c’è chi ritocca nuovamente il proprio massimo storico, si tratta di Facebook (+1,94%), Ci va vicinissima anche Apple (+1,56%) che soltanto nella seduta del 2 settembre aveva fatto segnare prezzo di chiusura superiore a quello odierno, il titolo della Mela è stato sospinto da un report decisamente positivo, rimbalza Walgreen (+1,13%) che tiene in questo modo quota 60 dollari.

Brusco dietro-front da parte di Philip Morris (-2,78%), ancora prese di profitto su Abbott Laboratories (-2,07%), e siamo arrivati a quattro i ribassi di fila per Abbvie (-1,96%).

Nasdaq (-0,42%) svetta Micron Technologies (+1,96%) che rimane così in questa lunga fase laterale, bene anche Nxp Semiconductors (+1,69%) ed il biotecnologico Celgene (-1,01%)

Il settore comunicazione sul fondo con Charter Comm. (-2,97%) e Discovery Comm. (-2,87%), in calo anche Viacom (-2,40%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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