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BSkyB fa la spesa e nasce una “Grande Sky Europea”

Creato il 27 luglio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

British Sky Broadcasting, gruppo posseduto da Rupert Murdoch per il 39,1 % e comunemente abbreviato in BSkyB, ha ufficialmente concluso con Fox l’affare di acquisizione del 100% di Sky Italia e del 57,4% di Sky Deutschland. Un triangolo geografico-multimediale che inaugura per la prima volta un gruppo pay tv europeo.
La controllata italiana di Murdoch viene valutata 2,45 miliardi di sterline, pari a circa 3 miliardi di euro. Il prezzo in contanti per l’acquisizione della quota in Sky Deutschland è invece di 2,9 miliardi di sterline (3,6 miliardi di euro), valutando la società quotata alla Borsa di Francoforte 6,75 euro per azione. Cifre importanti, destinate a crescere dopo la creazione di una Grande Sky Europea.
Per BSkyB, l’operazione rappresenta una crescita dei ricavi da 7,6 miliardi di sterline (9,6 miliardi di euro) a 11,2 miliardi di sterline (in euro 14,1 miliardi).
British Sky Broadcasting trasferirà la sua quota del 21% National Geographic Channel a Fox per un valore di  380 milioni di sterline, che andranno  a sommarsi all’assegno di 2,07 miliardi, raggiungendo il totale dell’accordo economico.

Questo blocco anglo-tedesco-italiano giungerà a coprire un bacino mastodontico di utenza formato dai 15 milioni di abbonati inglesi, i 3,5  di Sky Deutschland e i 5 milioni affiliati di Sky Italia.
L’acquisto ha comportato non poche perplessità tra i regolatori dell’etere e gli operatori dell’anti-trust del vecchio continente. Dubbi anche tra gli investitori, non convinti di un futuro successo di Sky Italia, visti i recenti cali di introiti del canale pay tv. Storia diversa in Germania dove negli ultimi mesi, l’equivalente tedesco ha saputo registrare ottimi risultati di abbonamenti. Molte Incertezze dell’investimento di Robert Murdoch nel Bel Paese, sorgono anche a fronte della lacuna di Sky Italia nella locuzione a banda larga, vero caposaldo del gruppo BSkyB. L’Italia appare nel fondo della classifica europea come velocità ed estensione di tale servizio.

Detto ciò non si possono non riconoscere gli ultimi  meriti aziendali di BSkyB. Oggi, venerdì 25 luglio, il gruppo fortemente influenzato dallo “Squalo Murdoch”, oltre che annunciare l’operazione commerciale, ha pubblicato i risultati del bilancio di esercizio concluso a fine giugno. Il gruppo ha segnato ricavi per 7.611 milioni di sterline, con una crescita del 6,5%, un margine operativo lordo di 1.667 milioni (-1,5%) e un utile operativo di 1.260 milioni (-5,3%).

Rupert Murdoch, detiene appunto  il 39,1% di BSkyB, azioni che confluiscono in News Corporations. Tale colosso imprenditoriale ingloba decine e decine di azioni in aziende mediali, case editrici e  di produzione cinematografiche, società sportive e molto altro. Un vero e proprio impero di cui Sky rappresenta soltanto un importante feudo.
Si parte dai tabloid inglesi The Sun, The Sunday Morning passando per il più raffinato The Times. Negli Stati Uniti The Wall street Journal e New York Post, due gruppi editoriali che distribuiscono giornali locali, la casa editrice HarperCollins aperta del 1819 e ovviamente 21st Century Fox, con canali, periferiche e gruppi televisivi satellite in tutto il mondo e totalmente controllata dallo “Squalo”.
In Australia tra giornali nazionali e locali Murdoch detiene più di 40 testate e riviste.  Con quotidiani nelle isole Fiji e a Papua, il Gruppo Murdoch comprende massicce azioni in stazioni radio in India, Russia e Paesi Bassi, canali televisivi in Indonesia, Israele, Turchia, Polonia, Romania, Georgia e Nuova Zelanda. E ancora aziende dedicate a servizi internet in tutto il globo e importanti azioni in società sportive: Basti pensare il 50% dell’intera National Rugby League australiana è sotto il controllo del magnate così come massicce quote di maggioranza in squadre che compongono tale lega: Brisbane Broncos , Melbourne Storm e North Queensland Cowboys.

 

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