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Btp-i, emissioni da 3,5 mld euro su ordini per 9,3 mld

Da Mrinvest

Stando a quanto comunicato con una nota recente, il Tesoro ha collocato con successo il nuovo Btpei benchmark da 3,5 miliardi di euro a 15 anni indicizzato all’inflazione europea, dopo aver annunciato il mandato alle banche nella serata di mercoledì 6 ottobre. L’operazione è stata gestita da Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo), Bnp Paribas, Citigroup, Ing e Nomura.

Per quanto concerne le caratteristiche tecniche del prodotto finanziario, il nuovo Btpei ha scadenza settembre 2032, paga una cedola reale dell’ 1,25 per cento ed è stato prezzato a 99,772 centesimi, pari a un rendimento lordo reale dell’ 1,269 per cento, calcolato quale differenziale tra il rendimento nominale di un Btp tradizionale di analoga scadenza e la cosiddetta break-even inflation, cioè il tasso di inflazione che, se confermato per tutta la vita del bond, a scadenza porterebbe il rendimento del titolo a un livello identico a quello dello stesso Btp tradizionale.

Il comunicato del Tesoro precisa ancora che il titolo è stato collocato con uno spread di rendimento di 35 punti base su quello offerto dal Btpei a scadenza settembre 2026, grazie a una forte domanda da parte degli investitori, che hanno presentato richieste superiori ai 9,3 miliardi di euro: dunque, a conti fatti le emissioni sono state ben oltre il doppio delle richieste, con indicazioni di forte appeal dello strumento.

Una prima indicazione di spread di rendimento – ricordava il giorno successivo Milano Finanza in un suo approfondimento – era stata fornita nella mattinata di ieri nella parte bassa 30 punti base, per poi ridurre il range a 35-37 punti. In tal proposito, conclude il quotidiano, lo strategist di Unicredit Luca Cazzulani ha segnalato a Reuters che interpolando la curva inflation-linked italiana tra le scadenze settembre 2026 e settembre 2041 si calcolava in mattinata per il nuovo Btpei un rendimento fair teorico in area 1,22 per cento, mentre applicando lo spread di rendimento di 35 punti base a quello del Btpei 2026 il rendimento del nuovo bond era dell’ 1,32 per cento, il che significa che il titolo era piuttosto interessante per gli investitori.

È sempre lo stesso strategist ad aggiungere infine che con simili livelli di prezzo del titolo, il bond può incorporare una break-even inflation (cioè, la differenza tra rendimento nominale del Btp tradizionale di analoga scadenza e il rendimento del Btpei) di circa 106 punti base.

E voi che ne pensate? Vi convince un titolo strutturato in un simil modo?

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