Giornata no per i nostri titoli di Stato, con i BTp sotto attacco, come i Bonos, in attesa dell’Eurogruppo di stasera. Spread oltre 480 punti base.

Ironia della sorte, l’attacco ai nostri BTp porta lo spread italiano sopra quello
dell’Irlanda, che si attesta a 465 bp. Peccato che Dublino sia uno dei tre Stati (oltre a Grecia e Portogallo) sotto il programma di aiuti internazionali. In sostanza, i nostri titoli vengono considerati oggi più a rischio di quelli spazzatura celtici, almeno sul tratto decennale.
Tanto nervosismo è da collegarsi all’attesa per l’Eurogruppo di stasera, che si preannuncia tutt’altro che agevole. Ieri, il vertice italo-francese tra il premier Mario Monti e il ministro francese dell’Economia, Pierre Moscovici, ha mostrato una forte comunanza d’intenti tra Italia e Francia, con il ministro transalpino a chiedere che si attui il meccanismo anti-spread dell’Esm, per ridurre la volatilità dei tassi di Paesi come l’Italia.
Entrambi, poi, hanno posto l’accento sulla necessità di mettere in pratica un’immediata vigilanza bancaria centrale, per dare maggiore credibilità all’Eurozona.
Tuttavia, la Finlandia minaccia persino di uscire dall’euro se si dovesse continuare sulla strada degli aiuti, chiedendo che la Spagna offra collaterale di garanzia, in cambio degli aiuti alle sue banche. La Germania è intenzionata a fare da freno su scudo anti-spread e vigilanza centrale sulle banche. Per questo, lo scetticismo si riversa sui mercati per intero.
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