Settimana intensa, quella che si è appena conclusa. Due eventi ricchi di stile e scivoloni hanno animato i giorni scorsi; eventi in cui lo stile dovrebbe essere padrone dei red carpet, degli ingressi trionfanti, delle prime file delle sfilate. E invece niente, capita quasi sempre l’opposto, il che mi fa sorgere il dubbio che sia proprio un trend quello di vestirsi male (o vestirsi senza sapersi valorizzare) per il gusto di finire su blog&riviste che ne infamano gli outfit. Oggi sarò buona, non mi limiterò solo ad additare i look sbagliati, ma darò i miei personalissimi consigli su come avrebbero potuto ovviare a certe cadute…sia mai che volessero ingaggiarmi come stylist (visto che sembrano averli licenziati tutti) Arisa…forse la preferivo con gli occhiali da nerd ed il look anni 70! La scelta di questo outfit da segretaria d’azienda un po’ porca non mi convince. Senza considerare le seguenti variabili: 1-la gonna a vita alta con la pancetta rigonfia fa un po’ “sindrome pre-mestruale”; 2-la lunghezza sopra al ginocchio è inutile e spezza altezza (o meglio, bassezza); 3-la decolletè bianca fa tanto shampista anni 90; 4-quella maglietta trasparente con quelle tette giganti che strabordano dal reggiseno danzando allegramente ad ogni passo…non sono sexy. A volte bisogna scegliere. Io avrei optato per una gonna a vita “giusta”, una maglia più scollata e meno trasparente e, se proprio vuoi una scarpa che non sia nera, magari meglio colorata (visto il modello altamente basico e senza troppi fronzoli). Ecco. Le due cavallone tuffatrici si sono presentate in “coppia” (emulando le Famose Gemelle), entrambe armate di abito nero con spacco inguinale, quintali di pizzo e tanta lacca nei capelli per sorreggere le “cofane” anni 90 tutte spostate da un lato (come dopo un’esposizione al libeccio). Sembravano due travestiti…però vestititi male! Ora, siccome la stazza di queste due signorine è parecchio massiccia, io avrei evitato l’abito con le maniche di pizzo (che le fanno due spalle giganti, peggio di uno scaricatore di porto), privilegiando uno scollo, magari con bretelle fini e avrei sciolto quei capelli. E poi…ancora a vestirsi uguale all’amichetta?!? Mica avete più sedici anni… Il paggetto rivestito, la sposa mancata, la pazza che indossa i centrini della nonna truccandosi come una teenager che ancora non ha capito come bilanciare matita-ombretto-rossetto. Con in più quest’extension-coda-di-topo-muschiato che le pende da una parte…Ecco, il suo look era completamente da ripensare. A cominciare dal taglio di capelli che, con quella facciotta tonda, proprio non le dona. Il corpetto è per molte, ma non per tutte. Questo la costumista di Noemi dovrebbe saperlo. Le condizioni necessarie per indossare decentemente questo oggetto (o abiti con questo scollo) sono fondamentalmente due: o hai le tette (belle e sopratutto grosse, dalla 3° in su) o hai spalle+braccia magre o con una buona definizione. Perchè quei cicciolini che strabordano dal corpetto…ahimè, non sono esteticamente gradevoli. E poi cos’è quel cappio-artistico che ti sei messa al collo? Sembra lo scheletro di un collarino ortopedico futuristico…Ma il problema non è il gusto per il trash, che quello dovremmo aver imparato esserci nel Mondo, a prescindere. Il problema è sempre legato alle proporzioni: se non hai un collo lungo ma, anzi, un po’ rotondo e tarchiato…perchè mettersi i collari che lo strizzano e lo evidenziano ancora di più?!? Una collana corta ma morbida avrebbe giovato alla sua immagine…
Lasciamo la ridente Sanremo per fare qualche passo nel grigiore milanese, animato dalla variegata fauna che emigra al nord per la Milano Fashion Week, attesissima settimana della moda nostrana nella quale il popolo modaiolo si riversa per assistere…ma soprattutto per esibirsi. Perchè il gioco, si sa, è sempre quello: non guardare ma farsi guardare, non capire dei grandi nomi della moda ma prenderne il posto con stravaganza ostentata, perchè in altri modi nessuno verrebbe davvero preso in considerazione. Ad esempio, osservando “il neo con la fashion blogger intorno“, cosa troviamo di così stilish da meritare 10 fotografi alle prese con le loro super-macchine, se non quel cappello da idiota color confetto che si è messo in testa? Un oggetto di design, sicuramente, ma che pare un incrocio tra una nuvola di zucchero filato rimasta schiacciata sotto al casco del parrucchiere ed il calco puffettoso della testa di peppa pig…E la cara, vecchia, Anna…che si trova a competere con le concorrenti più giovani (anche se con quell’espressione sembra una vecchia zia, nonostante la gonnellina a pois) adottando la tecnica del “tanto vinco io che ho la gonna più corta e le gambe più belle“ (l’altra, in effetti, ha due mazze di scopa al posto delle cosce…forse non le hanno spiegato che, comunque, le curve vincono sempre)!Ma ad un’osservazione più pignola, quelle pieghette intorno al ginocchio svelano subito l’arcano e strillano un consiglio: ti potevi mettere un paio di calze almeno uniformavi il colore e sembravi meno folle, che a febbraio con la pelliccia e la gamba nuda sei ridicola? E poi, questo gioco del calzino maschile o sportivo con la scarpa con il tacco lucida…a me, proprio non piace! A voi si?!?Nemmeno al maschile siamo salvi. Per essere notati bisogna esagerare. Ecco apparire il gelataio-del-futuro in calzamaglia, appena uscito dalla palestra (si è giust’appunto dimenticato la fascia nei capelli) e con gli occhiali da discotecaro-sotto-acido (non vi preoccupate, il gelato però lo sa fare benissimo). Ad accompagnarlo l’uomo-a-quadri in evidente confusione: lui si è scordato gli scarponi da snowboard ai piedi, il cappello della Zia Pina rubato al pranzo di Natale dello scorso anno, gli occhiali del fratello di Franky Hi Energy (anche quelli rubati) e la borsa della mamma. In ogni caso, una bella coppia
…o almeno proviamoci, no?!?