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Buddha il rivoluzionario

Da Dhiirananta

Siddhartha Gautama, al pari di Gesù il Cristo in Palestina, fu un grande rivoluzionario nell'India tradizionale dei bramini e del sistema sociale a caste, per tantissimi motivi:

- Non riconobbe il sistema delle caste, chiunque poteva diventare monaco buddhista e l'anzianità nel monastero fu l'unica gerarchia.
- Vietò ai monaci di mangiare carne proveniente da animali uccisi allo scopo di diventare cibo per gli uomini, anticipando il pensiero del vegetarianesimo.
- P er natura intrinseca del buddismo, è una religione non violenta, ponendosi quindi come una delle poche religioni della terra che, credo, non si sia macchiata di violenze o uccisioni nel nome della "fede".
- Come si evince dalle parole di S.S. il Dalai Lama, non è una religione egemone, nel senso che non vuole imporre a nessuno la propria visione del mondo; al contrario la storia testimonia che è stata oppressa, nel passato dall'invasione mussulmana dell'India, e oggi, per quanto rigarda il buddhismo tibetano, dall'occupazione cinese del Tibet.
Dal Milione di Marco Polo, abbiamo una bellissima testimonianza di Sargamo Borgani (il nome italianizzato di Siddhartha Gautama), di cui l'italiano venne a conoscenza nella tappa all'isola di Ceylon durante il viaggio di ritorno dall'Oriente, ove si legge:

" dimorò [...] tutta la vita sua molto onestamente: ché per certo, s'egli fosse istato cristiano battezzato, egli sarebbe istato gran santo appo Dio "
(Il Milione, Marco Polo)


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