Budo: work in progress… (1ª parte)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 21 febbraio 2014  Autore: Alessio Candeloro

Un nuovo anno marziale è ormai iniziato da diversi mesi.

I dojo sono stati riaperti, i tatami lavati e risistemati al loro posto più belli dell’anno precedente, il Kamiza è stato risistemato aggiungendo magari qualcosa che si è ricevuto in omaggio durante la pratica estiva. E il maestro, a ogni inizio di lezione, è lì sull’uscio, ad aspettare trepidante i suoi allievi…

Ora ti porto con me in un piccolo viaggio indietro nel tempo… giusto di qualche mese.

C’è chi, per tutta l’estate scorsa, si è fermato dal praticare e chi invece ha preso solo un paio di settimane e, fino a che ha potuto, ha calcato tatami magari mai calcati prima…

Oggi ti racconto la mia esperienza estiva legata 3 tatami nuovi e associo a ognuno di essi tre esperienze fantastiche. Siccome io vivo di sensazioni, specie per quanto riguarda le arti marziali che, negli anni passati a praticare, si sono amplificate molto, voglio renderti partecipe per farti capire cosa ho provato.

Forza, parti con me! A metà Luglio 2013 sono riuscito a mantenere una promessa fatta a un Maestro di aikido che ora posso definire anche un amico. Sono andato a trovarlo coi suoi allievi al dojo a Sesto S. Giovanni (Milano). Immaginami per un momento: parto dalla stazione dei treni di Piazza Principe a Genova, fa caldo, in quei giorni davvero forte in Liguria, sembrava quasi voler salire sulla carrozza con me… ma fortunatamente l’aria condizionata, un prezioso alleato nei lunghi viaggi in treno, gliel’ha impedito.

Per distrarmi dal lungo viaggio mi sono portato il PC e infatti il viaggio è sembrato molto corto. Dopo una passeggiata, un paio di metropolitane e un passaggio in automobile arrivo finalmente al dojo del Maestro Massimiliano Gandossi insegnante di Aikido, stile Tendoryu.

Il suo Centro Olistico è davvero bello, non un enorme impianto dove ti puoi perdere ma un luogo davvero accogliente che sfrutta ogni centimetro nella giusta maniera. Mancavano un paio d’ore all’inizio della lezione e perciò mi sono riposato e ho cominciato a fare conoscenza con gli allievi che man mano arrivavano. Ho visto persone che fino a pochi giorni prima conoscevo solo virtualmente via Facebook e mi sono ritrovato in conversazioni interessanti, magari cominciate proprio via web.

Poi finalmente mi sono messo keikogi, obi e hakama e siamo scesi nella sala dei tatami per iniziare la lezione. Devo dirti che salire su quel tatami - che tante volte ho visto su Youtube - mi ha fatto provare una strana sensazione, quasi incredulità di esser riuscito a venire da queste belle persone visti i miei molteplici impegni. E poi mi sembrava quasi di essere in un film, avendo appunto visto questo dojo esclusivamente in video sul web. Poi la pratica ha preso il sopravvento e mi sono dedicato prettamente a quella, seguendo le spiegazioni di Max Gandossi sui principi e sulle tecniche che stava eseguendo quella sera. Che dirti: la lezione è letteralmente volata e alla fine ci siamo ritrovati a spazzare e lavare i tatami in men che non si dica.

Ma come?! Spazzare e lavare i tatami?

Beh sì, questa è una di quelle “cerimonie” che in alcuni dojo si è persa ma che rende il gruppo unito e fa prendere davvero a cuore il luogo dove si pratica. È troppo semplice arrivare, fare lezione e poi andarsene (tanto qualcuno pulirà, il maestro, le cinture nere, una fantomatica signora delle pulizie che non vediamo mai) e quindi, armato di straccio ho contribuito anch’io. La serata è continuata in un piccolo locale dove abbiamo mangiato e continuato a chiacchierare sul Budo e altre cose che ci hanno fatto fare davvero delle belle risate. Non ti nascondo che il dover ripartire il mattino seguente mi metteva tristezza perché ho trovato in quelle persone un gruppo che difficilmente si riesce a trovare. Il modo di fare lezione di Max e di interagire con loro non può che attirare e farti sentire davvero parte di un qualcosa di speciale. Per un attimo mi sono sentito anche io così… speciale.

Alla fine sono ritornato alla mia quotidianità nell’attesa del secondo e più formale incontro che mi attendeva da li a pochi giorni. Lo stage Internazionale di La Spezia dell’Aikikai tenuto dal M° Hiroshi Tada. Non sai chi è il M° Tada? Te lo spiego io brevemente anche se ci vorrebbe un intero libro.

Il M° Tada è stato uno dei primi maestri a portare l’aikido in Italia e ad ampliare la conoscenza di questa bellissima arte in suolo italico. È stato allievo di O’ Sensei Morihei Ueshiba, il fondatore dell’Aikido. È direttore didattico dell’Aikikai d’Italia e, a più di ottanta anni, si muove sul tatami in maniera davvero spettacolare. Insomma io (e sono certo anche tu) ci metterei la firma per arrivare così a quell’età.

Anche in questo caso sono partito da Genova, ma stavolta in auto, alla volta di La Spezia. Non ero mai stato in quella città pur essendo ligure perciò tutto era nuovo e quando ho visto l’enorme area dei tatami sono rimasto a bocca aperta! Lo stage è stato davvero bello ed entusiasmante in entrambe le sessioni, mattutina e pomeridiana. Ho sentito spiegazioni su principi di aikido e budo davvero affascinanti. Non avrei voluto smettere di ascoltare e praticare per almeno una settimana. Ma ahimè sono dovuto rientrare a Genova, contento comunque del fatto che sarei tornato lì due giorni dopo.

Direi che posso annoverare questo stage come uno dei più belli fatti quest’anno. Le spiegazioni sul ruolo di tori e uke, le differenze tra aikido, sport e difesa personale e i vari esempi per meglio comprendere determinati principi, mi hanno arricchito molto e quando ciò succede sono sempre felice.

Anche quell’esperienza è finita con la consapevolezza che l’anno prossimo ce ne sarà un’altra. Un altro anno in cui avrò praticato e, sono sicuro, avrò compreso determinate cose sul Budo e sulle sue mille sfaccettature così da poterlo affrontare sempre meglio, con più sicurezza in me stesso e consapevole che ancora molto c’è da imparare.

Ti aspetto  qui tra 7 giorni, per la seconda parte e con la mia terza esperienza estiva sul tatami!

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Nato a Genova il 07/02/1981 resto folgorato nel Giugno del 2003 da un'esibizione di arti marziali, durante il Kombat Festival alla Fiera di Genova. Rimango colpito da una delle scuole presenti, quella di New Full Aikido. Nel Settembre dello stesso anno decido di cominciare quel particolare stile di Aikido, creato da Fausto Ganzino. Dopo sei anni di pratica, il 7 Giugno del 2009, raggiungo il grado di cintura nera 1° Dan e due anni più tardi, il 17 Giugno 2011, anche il 2° Dan. Negli anni passati a praticare New Full Aikido conosco Maestri di altre arti marziali dello scenario Genovese (e non solo) come il M° Roberto Gonella (Shorinji-Ryu Karate), il M° Christian Camoirano (Judo), il M° Claudio Razeto (Karate), il M° Alessandro Ormas (Ju-Jutsu Hontai Yoshin Ryu), il M° Leo Velonà (Aikido e Aikijutsu), il M° Raffaele Fiorini (Karate), i M° Claudio e Sonia Santoni (Ju-Jitsu Shobukai), il M° Hanshi Carlo “Luciano” Foralosso (Caposcuola e Fondatore delle stile Ju-Jitsu Shobukai Ryu), il M° Renato Petrolini (Ju-Jitsu Damun), il M° Natalino Bo (Hakko denshin Ryu Ju-Jutsu), il M° Felipe Garcia (Aikido Buikukai di Spagna) e molti altri. Ho partecipato per anni a vari stage interstile (Judo, Karate, Aikido, Ju-jitsu) dell’associazione A.D.D.O. a cui ero iscritto, oltre allo stage annuale del noto Soke Sensei Antonio Garcia (Hakko Denshin Ryu Ju-Jutsu). Nel Giugno del 2012 decido di abbandonare, seguito da alcuni compagni di dojo, il New Full Aikido per motivi non dipendenti dalla mia volontà. Prendo così la decisione, a Settembre 2012, di iscrivermi al Dojo Ueshiba del M° Lo Nano Francesco 4° Dan Aikikai, intenzionato a non abbandonare la “Via” dell’Aikido. Sinora ho partecipato agli stage di Maestri Aikikai come Fabrizio Ruta (6° Dan) e Auro Fabbretti (6° Dan) Marino Genovesi (6° Dan), Ubaldo Chiossi (6°Dan), Donatella Lagorio (6° Dan), Hiroshi Tada (9° Dan Shihan Hombu Dojo, Uchideshi di O’Sensei Morihei Ueshiba e Direttore Didattico dell’Aikikai d’Italia), Jun Nomoto (7° Dan). Nel Settembre del 2013 decido di approfondire anche lo studio del Ju-Jutsu di scuola Hakko Denshin Ryu, stile che già conosco e apprezzo, iscrivendomi al dojo Zanshinkan del M° Rosario Bonfissuto 4° Dan. Sempre nel Settembre del 2013, dopo anni di pratica assidua, ricerche e tanto sudore sui tatami apro un corso di Aikido presso la palestra Gym Club di Sestri Ponente a Genova.
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