Buffon: “i giovani devono arare i campi.” Cassano lo attacca: “senza di lui abbiamo vinto”

di Andrea Garufi - 28 giugno 2014

Il capitano degli azzurri Gigi Buffon si è reso protagonista, insieme al compagno di squadra De Rossi, di aspre critiche nei confronti del blocco giovani della nazionale. Nelle sue dichiarazioni a caldo dopo l’eliminazione contro l’Uruguay lanciò pesanti accuse contro i meno esperti della compagine allenata da Prandelli, e a pochi giorni di distanza rincara la dose sulle pagine del Corriere della Sera: “I giovani non seguono l’esempio di quei vecchi che tirano sempre la carretta. Se un giovane ha talento, non lo mandi in nazionale dopo tre-quattro partite, ma gli fai arare i campi della serie A.”

POLEMICA INFINITA – Il portierone bianconero continua: “Spesso i giovani vengono caricati di grandi aspettative. Ma sotto c’è molta fragilità. Sento dire dal 2010 che l’Italia è vecchia, ma se un giovane ha il talento per diventare un campione non lo mandi in nazionale dopo poche partite. Io ho giocato in nazionale due anni dopo l’esordio e mi sono reso conto che si trattava di un onore e di un impegno non semplici da sostenere. Adesso un ragazzo dopo tre partite buone è in nazionale e dà per scontato tutto.”

NESSUN RIFERIMENTO A BALOTELLI – Se le sue parole erano state immediatamente trasformate in un’accusa personale a Mario Balotelli, Buffon ci tiene a chiarire questo aspetto: “Non ho mai avuto paura a esprimermi. Ho espresso un concetto di cui sono convinto ancora adesso, ma in vent’anni di carriera non ho mai attaccato un compagno. Figuriamoci se avrei potuto farlo in un momento come quello. E Balotelli, a 24 anni, non è un certo giovane. E’ un ragazzo che ha tantissime pressioni, ma se avessi qualcosada dirgli lo farei in modo diretto. Quando avevo 24 anni mi dava fastidio quando qualcuno voleva fare il fratello maggioreo il papà con me, i consigli devono darglieli i suoi familiari.”

CASSANO ATTACCA – Dopo gli sfoghi di Buffon, arriva a sorpresa la velenosa replica di Antonio Cassano, che attacca sia il portiere sia i cosiddetti senatori azzurri. “Abbiamo vinto solo quando non c’eri, Ci siamo impegnati e abbiamo lavorato come gli altri, fatto tutto quello che potevamo, non è possibile che questi devono sempre fare la morale e dividere i buoni dai cattivi. Se avessimo vinto, vincevano loro. Invece abbiamo perso soltanto noi.“

Andrea Garufi