A volte davvero non sorprende che così tanta gente voti Berlusconi. Infatti, guardi dall’altra parte e che ti trovi? Litigi, evanescenza, carnevalate.
Due giorni fa Pierluigi Bersani in una conferenza stampa alla Camera aveva esclamato con il suo travolgente entusiasmo:
Abbiamo raccolto 10 milioni di firme per mandare a casa Berlusconi.
A parte che: che te ne fai?
Comunque, bella iniziativa, mostra che in Italia il premier non gode di tutto quel consenso di cui si vanta. Tutto questo avrebbe senso se la raccolta di firme si fosse tenuta nei consueti gazebo, dove le firme potevano essere autenticate. E invece il PD ha optato scelleratamente anche per le firme online, esponendosi a clamorose patacche.
Il Giornale ci han messo un minuto a vestire i panni dell’Inquisitore, come sempre fa riguardo le questioni al di fuori della Maggioranza, e ha scoperto la truffa.
Tra i firmatari della mozione anti-Berlusconi ci sono nomi illustri, fin troppo.
Tipo Adolf Hitler, noto anti-liberale e anti-moderato che quindi ha tutti i motivi per far dimettere Berlusconi. Benito Mussolini, che forse non apprezza il modo blando con cui B. prova a emularlo, senza riuscirci. Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi che, possiamo capirli, non apprezzano la Lega e il modo in cui dirige l’esecutivo. Moana Pozzi, evidentemente irritata per la lascivia delle feste arcorine. E anche lui, Silvio Berlusconi che probabilmente vede nell’iniziativa democratica un modo per avverare il sogno di andare a costruire ospedali in Africa.
Di simpaticoni, nel web, ce n’è una valanga. Come non è da escludere l’intervento di fan di destra per far fallire l’interno. Ma la cazzata è tutta del PD, sia chiaro.
Ne è seguita inutile querelle con Il Giornale.
Sallusti’s newspaper:
In un comunicato ci accusano di essere stati noi a mettere le firme false sul loro sito. Si vergognino, i signori democratici. Sono due volte in malafede: non si accorgono, o non vogliono accorgersi, delle firme patacca e poi pizzicati con le mani nella marmellata scaricano le colpe su altri. Ci accusano vigliaccamente solo perché non vogliono che ci occupiamo dei loro colpi bassi.
PD:
Scottati dal successo della campagna Berlusconi dimettiti, Libero e Il Giornale attaccano con l’apposizione di firme false e l’invito a firmare la pagina per la raccolta online delle firme. Il livello di volgarità raggiunto ha superato i livelli fin qui monitorati per cui sospendiamo momentaneamente la visualizzazione delle firme raccolte per ripulire il database da alcuni nomi inventati e inseriti appositamente per disturbare l’iniziativa del Pd.
Caro Bersani, i giornali filoberlusconiani potranno anche averci messo lo zampino, però di internet capite proprio poco poco. Poi chissà perché perdete sempre.