Non vedo un film di mattina da quando ero adolescente credo, anzi, non vedo la tv in generale di mattina da quell'epoca.
Ma mi ha colpito la trama di questo film e mi ci sono incollata, così come vi "incollo" una trama già pronta perchè ho poco tempo.
In un piccolo paese dell'Argentina una donna sta partorendo mentre fuori la porta, due uomini aspettano per prendere il bimbo. Nascono però due gemelli, un maschio ed una femmina. Mentre i due uomini prendono il bambino, l'ostetrica riesce a nascondere la piccola (Rosa) in una borsa. Venti anni dopo, a Buenos Aires, Rosa riesce finalmente a ritrovare il fratello. Lo contatta per posta elettronica a Milano e decide di partire per incontrarlo. In Italia, intanto, Javier, ha ricevuto le e-mail di Rosa piene di racconti sul loro passato e sulla loro storia. Javier non vuol credere a nulla di tutto ciò, ma il dubbio comincia pian piano a farsi strada. Così, dopo aver incontrato Rosa, decide di seguirla a Barcellona, dove c'è un centro di analisi del DNA, per capire il perché di questa strana stodria.
E' un film che mi ha emozionato, forse perchè quello dei desaparesidos è un dramma che ho sempre seguito, sia nei film che nei documentari e altro.
E' ambientato in inverno tra Milano e Barcellona e devo dire che la nebbia che caratterizza Milano in ogni sequenza contribuisce non poco a creare pathos con i personaggi.
Dolcissime le scene in cui loro due, nudi, cercano un'affinità fraterna e fisica nei loro corpi, senza alcuna parvenza di sessualità. Se mai avete visto "La notte delle matite spezzate" vi deluderà la mancanza di "crudezza" per il tema affrontato, ma per me questo film è trattato con dovizia di sentimenti "del poi"...
Vi lascio il trailer.
Questo post partecipa alla rubrica BUIO IN SALA, mercoledì cinematografico di Mamma C e Mamma F di Nati per delinquere.Grazie per l'ospitalità.