Ha trascorso la notte in una cella della polizia giudiziaria a Bujumbura Pierre Claver Mbonimpa, presidente di una delle principali organizzazioni di difesa dei diritti umani burundesi, l’Associazione per la tutela dei diritti umani delle persone detenute (Aprodh).
Lo riferisce il quotidiano indipendente Iwacu, precisando che l’attivista è stato fermato all’aeroporto poco prima della sua partenza per una missione a Nairobi.
Al presidente dell’Aprodh, noto per le sue prese di posizione critiche nei confronti del governo, è stato presentato un mandato di cattura spiccato dalla procura di Bujumbura, ma senza alcun dettaglio sulle motivazioni alla base del provvedimento.
Sulla carta Mbonimpa sarebbe dovuto comparire in una sede della polizia il 19 maggio; una convocazione destinata a slittare per via del viaggio programmato in Kenya.
Intanto a New York la situazione socio-politica del Burundi è al centro di una riunione del Consiglio di sicurezza.
Dalla firma degli accordi di Arusha il Paese, come è noto, non è più il teatro di guerre fratricide. Molto accesi rimangono, però, i contrasti politici.
E questo ovviamente tra il partito di governo del presidente e le opposizioni, che lamentano di essere impedite nel giocare il ruolo che spetta loro, o almeno spetterebbe, in un contesto democratico.
Inoltre, entro il 31 dicembre prossimo, è notoria la chiusura definitiva, a Bujumbura, della sede delle Nazioni Unite.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)