Bundesliga dei giovani Ecco il top mondiale

ANALISI. Non per le prestazioni perfette di Bayern Monaco e Borussia Dortmund che hanno fatto scattare in ogni dove la scintilla della “Bundesmoda”, ma per la consapevolezza di un progetto invidiabile, noi di Calciolab ci ritroviamo a parlarvi del campionato tedesco, perla del calcio mondiale. Preziosa e pregiata, soprattutto perché c fatta a mano, modellata da coloro che dopo la disastrosa campagna mondiale del 2000, al termine di un ciclo vincente che aveva portato a Monaco, nel 2001, e a Dortmund, nel 1997, la Champions League, hanno pensato bene di ricostruire un modo di operare e un modo di giocare differente e speciale.
Il giovane è l’elemento più di spicco di questa nuova cultura intrapresa dalla Bundesliga, è il fondamento delle società tedesche e la benzina per l’economia del calcio teutonico. Nonostante non possa vantare le stelle più altisonanti, il calcio tedesco è per fantasia e competitività tra i più importanti al mondo. Tutto questo basato su un programma ricchissimo in favore dello sviluppo delle nuove generazioni di campioni, dispendioso ma efficace. La partecipazione dei tifosi, poi, fa da contorno ad uno spettacolo unico: basti pensare alla incantevole tribuna sud del WestfalenStadion di Dortmund o al fascino dell’Allianz Arena di Monaco o ancora alla Bayarena di Leverkusen, opera architettonica di altissima fattura.
Insomma, i giovani crescono anche sospinti dall’ambiente magnifico che si sviluppa intorno alle loro figure. Il sacrificio per giungere ad un momento come quello odierno della Bundesliga è durato più anni, ma i risultati sono evidenti sotto i nostri occhi: quest’anno alla fase finale di entrambe le coppe europee hanno avuto accesso complessivamente sei squadre tedesche, tre in Champions (Bayern, Schalke e Borussia) e tre in Europa League (Stoccarda, Monchengladbach e Leverkusen), sintomo di grandissima competitività. La conferma è arrivata anche da Eric Wynalda, analista di Fox Soccer e ex protagonista in Bundes negli anni ’90, chiamato in causa dal Wall Street Journal: “La Germania ha dimostrato di avere un apparato economico al di sopra di tutti gli altri e presto diventerà il campionato più prestigioso al mondo. Le persone, tifosi e appassionati, potrebbero pensare che il successo in campionato del Bayern di quest’anno sia sintomo di povertà di competizione, ma la verità è che il livello è altissimo”.
Il gioco tedesco è all’insegna della modernità, fisico e tecnica i punti chiave della nuova generazione di talenti. Gli investimenti per il settore giovanile sono cospicui, ma permettono di dare alla luce grandi campioni anche in tenera età, lanciati in grandi club e svezzati attraverso il gioco, non la panchina. Incredibile pensare come il 53% dei tesserati sia Under 23. L’anno passato, nel quale la Bundesliga ha dichiarato un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, il migliore d’Europa, i club hanno investito circa 100 milioni (4% dei ricavi) per la crescita dei giovani. Dal è stata spesa l’incredibile cifra di 930 milioni per questo progetto. Tanti, ma pragonati al successo ottenuto sono risultati essenziali. Sono numeri che fanno pensare soprattutto noi italiani, ancora impantanati nel fango della tradizione. Certe volte copiare non fa male.