Magazine Diario personale
Da qualche giorno,attenti come siete,avrete notato che la fotografia di apertura del blog raffigura della gente,alcuni con una divisa addosso e alcuni no,che entrano trionfanti in una citta'.
No,non sono i Barbudos che entrano a L'Avana,sono i partigiani che il 25 aprile 1945 entrano a Torino.
Quella e' via Roma e sullo sfondo si intravede la stazione di Porta Nuova con la sua vetusta archiettura del ventennio.
Oggi e' il 25 aprile,sono passati 67 anni da quei giorni,il presidente Napolitano parla di festa di tutto il paese e in linea di principio sono d'accordo con lui.
Ma solo in linea di principio,questa festa ci accumuna tutti ma esiste grazie al contributo di tanti ma non di tutti.
Nella vita di ognuno di noi le scelte importanti,quelle che davvero la segnano non sono piu' di 2 o 3,poche scelte di cui colgieremo i frutti o ci pentiremo negli anni a venire.
Ce' sempre una scelta,si puo' scegliere se essere persone per bene o pezzi di merda,si puo' scegliere da che parte del buco della serratura si preferisce vivere.
Quei ragazzi allora scelsero.
Le opzioni erano solo 2,o aderire a Salo',diventare i carnefici a cui gli invasori Tedeschi lasciavano il lavoro sporco di uccidere e torturare i loro compatrioti restando fedeli a un ideologia che aveva sprofondato il nostro paese nel piu' profondo baratro della sua storia oppure dire di no.
Scegliere di combattere per il proprio paese,per la liberta',per cacciare gli invasori,per le proprie famiglie,i propri figli,il proprio futuro.
Tanti scelsero di salire in Montagna e combattere,ex militari,Comunisti,socialisti,popolari,monarchici,tutti uniti in un solo ideale,l'Italia libera e sovrana.
In questa triste epoca di revisionismi,dove si nega l'olocausto,dove un vecchio partigiano che va in una scuola per raccontare come ando' viene preso per il culo dai ragazzi "nonnino raccontaci la storiella...." oggi che chi c'era,per l'inesorabile legge del tempo se ne sta' andando e con loro la memoria di quegli anni piu' che mai occorre vigilare perche' quella liberta' che i nostri nonni ci consegnarono a prezzo della loro vita venga salvaguardata e diventi un valore da cui non prescindere.
Va bene la riconciliazione ma a patto di non mettere MAI sullo stesso piano chi scelse di stare con l'invasore nazista e coi fascisti e chi si batte' per liberare il nostro paese per consegnarci questa democrazia che,con tutti i suoi difetti,resta un bene di tutti.
Per me e' una giornata di autentica festa,spero lo sia per molti di voi.
In una giornata come oggi c'e' solo una canzone da ascoltare,ancora e sempre.
Buona Festa della Liberazione a tutti.
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