Viva l’Italia, l’Italia che sta in mezzo al mare,
l’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare,
l’Italia metà giardino e metà galera,
viva l’Italia, l’Italia tutta intera. (De Gregori)
Viva l’Italia, tutta intera! Perché D’Azeglio disse: “Abbiamo fatto l’Italia. Ora si tratta di fare gli Italiani”… solo allora l’Italia sarà davvero tutta intera. Obbiettivo raggiunto? Non lo so.
Ieri sera sono stata ad una serata di poesie e musiche organizzata dal Comune per festeggiare questi 150 anni dalla proclamazione ufficiale dell’Italia come Stato. Poesie di Saba e di Ungaretti, squilli di tromba e note di pianoforte. Il coro degli Alpini che preparava il vin brulè. Alberto Cantone con la sua voce e le sue parole. L’Inno di Mameli, cantato tutto intero… mamma che lungo non finisce più! Pochi bambini… pochissimi. Purtroppo. Noi, invece, eravamo al gran completo; Febe nel mei tai non ha nemmeno preso sonno per seguire tutto… ad un tratto addirittura indossando un cappello da alpino!
E oggi di nuovo a festeggiare. Questa volta in libreria da Lovat, con Chiara e Francesca del Trabiccolo dei Sogni che hanno raccontato splendidamente la storia e i personaggi di questa nostra Italia e che poi, con un gioco, hanno fatto rivivere ai bambini la difficoltà dell’unificazione! E anche qui l’Inno di Mameli. Che bello sentire tutte queste piccole voci dei tanti bambini presenti, intonare senza alcun indugio il nostro Inno Nazionale! Che fino a pochi giorni fa non mi piaceva proprio per niente, ma che adesso ha per me un significato diverso. Ecco a cosa servono (anche) le celebrazioni!
Poi la torta con fragole, banane e kiwi e con le candeline 1-5-0 spente dopo un’altrettanto partecipata “Tanti auguri a te”.
Papà però non c’era. Perché non tutti hanno sentito questo giorno allo stesso modo. E così l’azienda non ha chiuso. In accordo con le RSU, mica imponendo nulla… Recuperiamo la festa con un bel ponte il 2 giugno. Peccato, nemmeno più sugli operai si può contare…
Ma la polemica qui dalle mie parti è stata feroce, non ha riguardato solo la giornata di lavoro persa per i poveri imprenditori alle prese con la crisi economica (davvero un giorno di ferie in più in 150 anni avrebbe gravato irrimediabilmente sui bilanci aziendali?). Qui al nord ci sono stati Comuni che hanno tenuto aperto, che non hanno festeggiato, Sindaci che non cantano l’Inno Nazionale… Questa è la patria della Lega, quella il cui capo col Tricolore ci si pulisce il c…
Scusate la polemica, forse anche spinta, ma io mi indigno (e pretendo di conservare il diritto di farlo) di fronte a queste cose, a questi atteggiamenti infantili di una sotto-cultura ignorante e becera.
Però poi penso a quei bambini che oggi pomeriggio mi hanno fatta commuovere cantando felici il nostro inno… Sono loro il futuro dell’Italia, sono loro che saranno finalmente tutti Italiani!
E allora Buon Compleanno Italia e a tutti noi Italiani auguro un futuro migliore di quello che ci si prospetta…