Buon compleanno Wilbur Smith!
In occasione dell’imminente uscita del nuovo romanzo di Wilbur Smith, e per celebrare l’ottantesimo compleanno dello scrittore (il 9 gennaio), Longanesi ha organizzato un evento presso la sede del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol.
Oltre a un selezionato numero di invitati, hanno partecipato i vincitori del concorso organizzato in collaborazione con la rivista Focus proprio per il lancio del nuovo romanzo.
Una volta vinto l’iniziale imbarazzo dei partecipanti, l’autore ha risposto alle domande dei suoi lettori.
Interessante innanzitutto sapere che Smith non si avvale di una squadra di collaboratori per le sue ricerche. La sua scelta è quella di documentarsi da solo leggendo o utilizzando internet. A suo dire, nello scrivere un libro ciò che solitamente gli accade è di trovarsi a dover precedere i propri personaggi che, acquistando man mano vita propria, decidono di muoversi in una determinata direzione.
Considerando il genere di libri scritti da Smith, non posso che dirmi impressionato dalla sua capacità di gestire l’incredibile quantità di informazioni necessarie per ambientare una storia, tanto più quando questa è un romanzo storico.
Alla domanda su quale fosse il libro che ha impiegato più tempo a scrivere, Smith ha risposto senza dubbio che il suo primo romanzo, “Il destino del leone”, è stato il più lungo e complesso. Per chi non lo sapesse, all’epoca l’autore era impiegato nel suo paese presso la locale agenzia delle entrate. Per questo motivo, di tempo per scrivere durante il giorno non ne aveva e poteva dedicare alla scrittura le ore serali.
Smith ha quindi simpaticamente raccontato come all’epoca si fosse “finanziato” la scrittura utilizzando materiale di cancelleria del suo datore di lavoro… Un ringraziamento speciale va quindi a Sua Maestà la Regina, che gli ha consentito di avviare una carriera che tanto ha regalato al pubblico dei lettori.
Un lettore curioso e molto zelante ha poi chiesto il motivo per cui l’ultimo libro del Ciclo di Taita si fosse discostato rispetto ai primi, avvicinandosi maggiormente al genere fantasy.
Smith ha esordito spiegando come il fantasy sia un genere che lo ha sempre interessato e che avrebbe sin dall’inizio voluto scriverne uno. Detto questo, è importante per lui che ogni libro sia unico, anche per non stancare il pubblico, come spesso accade con altri autori che scrivono libri spesso uguali gli uni con gli altri. Ogni lettore, nota Smith, ha dei propri gusti letterari e ciò che lo ha sempre affascinato è il constatare come ogni libro abbia sempre fatto presa su qualcuno.
La serata è proseguita con i festeggiamenti per il compleanno dell’autore, con tanto di torta e canzoncina cantata dai partecipanti. Un evento sicuramente gradevole al quale ci ha fatto molto piacere partecipare, e per questo un grande ringraziamento va senza dubbio all’Editore che ci ha gentilmente invitato.
Ancora tanti auguri a Wilbur Smith, con la speranza che possa continuare a deliziarci con i suoi romanzi. La sua passione per la scrittura traspare da ogni parola... Prima di lasciare la sala ha infatti ringraziato i lettori per avergli regalato cinquanta anni di felicità e per avergli garantito la possibilità di scrivere con libertà. Non possiamo che ricambiare.
Foto: Diego Manzetti - All rights reserved